FONDO PER GLI INVESTIMENTI STRATEGICI: SÌ DEL PE, MA SENZA TAGLI AD ALTRI PROGRAMMI

Sostegno al Piano, ma critiche per l’alimentazione del fondo a scapito di altre linee di bilancio Il 20 aprile le commissioni Bilanci e Problemi economici e monetari hanno votato congiuntamente una relazione sul Fondo europeo per gli investimenti strategici (EFSI) del Piano Juncker. Il risultato è un forte sostegno al testo, che dimostra l’unità del
Sostegno al Piano, ma critiche per l’alimentazione del fondo a scapito di altre linee di bilancio

Il 20 aprile le commissioni Bilanci e Problemi economici e monetari hanno votato congiuntamente una relazione sul Fondo europeo per gli investimenti strategici (EFSI) del Piano Juncker. Il risultato è un forte sostegno al testo, che dimostra l’unità del Parlamento e lo mette in un’eccellente posizione in vista delle negoziazioni con il Consiglio e la Commissione. La procedura legislativa, in base agli artt. 53 e 54, ha coinvolto tredici commissioni parlamentari, le cui opinioni sono state tutte tenute in considerazione per giungere al testo finale, che ha visto un voto di 69 a 13, mentre 71 hanno approvato l’inizio dei negoziati in trilogo, previsto per il 23 aprile.

La relazione congiunta BUDG-ECON modifica alcuni punti chiave della proposta della Commissione europea. Innanzitutto, riguardo il finanziamento del fondo di garanzia, il Parlamento approva la proposta della Commissione ma desidera una maggiore flessibilità. Durante la conferenza stampa indetta in serata, Consiglio e Commissione sono criticati per prevedere l’alimentazione del fondo di garanzia tramite il sacrificio di risorse europee e transnazionali. Infatti, programmi quali Orizzonte 2020 per la ricerca e Meccanismo per collegare l’Europa per i trasporti subiscono un prelievo, e quindi una riduzione, di risorse. Il Parlamento punta alla creazione di un meccanismo che consenta che il surplus del Fondo vada alle linee di bilancio colpite. Inoltre, auspica che, nella revisione del Quadro finanziario pluriennale, tali linee ricevano una particolare attenzione, nel tentativo di minimizzare l’impatto negativo. Nonostante alcune commissioni avessero proposto di destinare stanziamenti specifici a determinati temi (è il caso della commissione Industria, ricerca ed energia a favore dell’efficienza energetica), il testo è stato mantenuto privo di quote tematiche, pur tenendo in considerazione le diverse opinioni.

Altri cambiamenti introdotti riguardano i criteri per la selezione dei progetti, un maggior controllo del Parlamento sulla leadership dei nuovi organi, i diritti di voto nel comitato direttivo, lo scrutinio del Parlamento sulle operazioni del Fondo e la creazione di uno scoreboard (quadro di valutazione).

Il Parlamento si aspetta una rapida approvazione della relazione, che porti alla creazione del Fondo già a giugno, con relativi benefici per gli investimenti, le PMI e, in ultimo, anche per la crescita e l’occupazione.

 

 

Per leggere il progetto di relazione sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo europeo per gli investimenti strategici