Al via la classificazione del rischio sismico delle costruzioni

Dal 1° marzo 2017 in vigore il decreto che consente di attivare il “sismabonus”, ovvero gli incentivi fiscali per la valutazione e prevenzione dei rischi degli edifici Al via le linee guida per la classificazione del rischio sismico delle costruzioni. Lo scorso 28 febbraio il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, e il
Dal 1° marzo 2017 in vigore il decreto che consente di attivare il “sismabonus”, ovvero gli incentivi fiscali per la valutazione e prevenzione dei rischi degli edifici

Al via le linee guida per la classificazione del rischio sismico delle costruzioni. Lo scorso 28 febbraio il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, e il Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, Massimo Sessa, hanno infatti illustrato i contenuti del decreto ministeriale che permette di attivare il cosiddetto “sismabonus”, ovvero gli incentivi fiscali previsti dall’articolo 1, comma 2, della Legge di Bilancio 2017, per la valutazione e prevenzione nazionale del rischio sismico degli edifici. 

Le Linee Guida, in vigore dal 1° marzo 2017, consentono di classificare il rischio sismico delle costruzioni nonché le modalità per l’attestazione, da parte di professionisti abilitati, dell’efficacia degli interventi.

“Le Linee guida sono uno strumento di semplificazione che permettono di dare attuazione alla Legge di Bilancio 2017 senza richiedere strumenti e concetti diversi da quelli già utilizzati dai professionisti nell’applicazione delle vigenti Norme Tecniche per le Costruzioni”, si legge in una nota del ministero delle Infrastrutture. “Affrontano, con un nuovo approccio – prosegue la nota – il tema della classificazione del Rischio Sismico delle costruzioni esistenti coniugando: il rispetto del valore della salvaguardia della vita umana (mediante i livelli di sicurezza previsti dalla Vigenti Norme Tecniche per le Costruzioni) e la considerazione delle possibili perdite economiche e delle perdite sociali (in base a robuste stime convenzionali basate anche sui dati della Ricostruzione post Sisma Abruzzo 2009)”.