Approvata risoluzione sulla parità di genere

Verrà istituita una specifica formazione del Consiglio per ridurre i divari tra gli Stati membri e ad armonizzare la tutela dei diritti delle donne in Europa Lo scorso 17 dicembre il Parlamento Europeo ha invitato il Consiglio e il Consiglio europeo a istituire una formazione del Consiglio dedicata alla parità di genere per agevolare l’integrazione
Verrà istituita una specifica formazione del Consiglio per ridurre i divari tra gli Stati membri e ad armonizzare la tutela dei diritti delle donne in Europa

Lo scorso 17 dicembre il Parlamento Europeo ha invitato il Consiglio e il Consiglio europeo a istituire una formazione del Consiglio dedicata alla parità di genere per agevolare l’integrazione della dimensione di genere in tutte le politiche e le normative dell’UE in seguito alla risoluzione del 9 dicembre 2020.

 

Il Parlamento ha richiesto una specifica formazione del Consiglio dedicata alla parità di genere, che consenta ai ministri e ai sottosegretari di Stato responsabili della parità di genere di incontrarsi, contribuendo a ridurre i divari tra gli Stati membri e ad armonizzare la tutela dei diritti delle donne e la parità di genere in Europa attraverso un approccio intersettoriale.

 

È stato sottolineato che la formazione del Consiglio dedicata alla parità di genere rappresenterebbe un elemento fondamentale per sbloccare diversi negoziati sui principali fascicoli relativi alla parità di genere, come:

  • la ratifica della convenzione di Istanbul;
  • l’adozione della direttiva riguardante il miglioramento dell’equilibrio di genere fra gli amministratori senza incarichi esecutivi delle società quotate in Borsa e relative misure (direttiva relativa alla presenza delle donne nei consigli di amministrazione);
  • l’adozione della direttiva del Consiglio recante applicazione del principio di parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla religione o le convinzioni personali, la disabilità, l’età o l’orientamento sessuale (direttiva contro le discriminazioni);

e per richiamare l’attenzione su altre questioni di genere che dovrebbero essere affrontate nei prossimi anni, tra cui l’aggiunta della violenza di genere all’elenco dei reati gravi di natura transfrontaliera e l’adozione di una futura direttiva sulla violenza di genere.

 

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