Cig Covid-19, Confprofessioni Sicilia: Pronte soluzioni anti-complicazione

Il referente della delegazione regionale, Daniele Virgillito, scrive al presidente Musumeci: «Burocrazia eccessiva nella procedura di concessione della cassa integrazione in deroga. Su 150 mila richiedenti solo 600 hanno percepito il sostegno» «L’iter di concessione degli aiuti di Stato, soprattutto in questo frangente, non può assolutamente essere dominato dalla burocrazia, né articolarsi in indecifrabili passaggi
Il referente della delegazione regionale, Daniele Virgillito, scrive al presidente Musumeci: «Burocrazia eccessiva nella procedura di concessione della cassa integrazione in deroga. Su 150 mila richiedenti solo 600 hanno percepito il sostegno»

«L’iter di concessione degli aiuti di Stato, soprattutto in questo frangente, non può assolutamente essere dominato dalla burocrazia, né articolarsi in indecifrabili passaggi tecnici coinvolgendo innumerevoli attori per superflui controlli di merito». È il duro commento di Daniele Virgillito, referente di Confprofessioni Sicilia, nella lettera indirizzata al presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, in merito ai ritardi nella concessione degli ammortizzatori sociali previsti dal Decreto-legge n.18/2020 per l’emergenza Covid-19.

 

In Sicilia la platea dei richiedenti della cig in deroga è di circa 150.000 unità (su un totale di 37.000 aziende) e, ad oggi, l’Assessorato Regionale sembra infatti aver trasmesso all’Inps soltanto 5.000 domande decretate (il 3% dei richiedenti) e che l’Istituto, di queste, ne abbia autorizzate circa 4.000. «Duole sottolineare che I lavoratori siciliani che hanno percepito il beneficio sono, pertanto, meno di 600, ovvero solo lo 0.37% dell’intera platea dei richiedenti», sottolinea Virgillito. «Ma oggi, nel rispetto delle migliaia di lavoratori siciliani ancora pazientemente in attesa, non è assolutamente accettabile sentir discutere di accordi per il riconoscimento di bonus o incentivi tesi a velocizzare l’iter di lavorazione delle pratiche», riferendosi al “caso” del bonus promesso dall’assessorato al Lavoro della regione Sicilia ai propri dipendenti per accelerare lo smaltimento delle domande di cassa integrazione.

 

La procedura autorizzatoria è infatti affidata in gran parte alle Regioni, sulle cui spalle si sono riversati prevedibili e gravosi oneri di gestione. «Al fine di evitare i “colli di bottiglia” l’iter avrebbe dovuto fondarsi sull’automatismo tra richiesta e decreto autorizzatorio, riservando ad un momento successivo gli eventuali controlli di merito», scrive Virgillito. «Per questo motivo, Confprofessioni Sicilia ha proposto alla Commissione Cultura, Formazione e Lavoro dei modelli tecnico procedurali tesi a semplificare le procedure e assicurare un tempestivo supporto reddituale».

 

«Siamo pronti a fornirle tutto il supporto tecnico necessario garantendole, sin da subito, che non chiederemo, a fronte di ciò, alcun bonus o incentivo», conclude nella lettera a Musumeci. «In questo drammatico momento, affinché lavoratori, famiglie e imprenditori siciliani non piombino nella più tragica solitudine e disperazione, e quindi facile preda di incresciose dinamiche malavitose, le chiediamo di mettere in campo misure anti-complicazione, tempestive, inedite, anticicliche e coraggiose che sorreggano, liberi professionisti, imprese e lavoratori».