COME PROMUOVERE LA CREAZIONE DI LAVORO E RIMUOVERE GLI OSTACOLI

Indagine su occupazione e sviluppi sociali 2015: tendenze, sfide e risposte politiche Il 21 gennaio è stata presentata l’Indagine annuale sull’occupazione e sugli sviluppi sociali 2015. Il documento analizza la situazione attuale in Europa e rileva che, nonostante un generale miglioramento, tra gli Stati membri ci sono ancora forti disparità in termini di crescita economica,
Indagine su occupazione e sviluppi sociali 2015: tendenze, sfide e risposte politiche

Il 21 gennaio è stata presentata l’Indagine annuale sull’occupazione e sugli sviluppi sociali 2015. Il documento analizza la situazione attuale in Europa e rileva che, nonostante un generale miglioramento, tra gli Stati membri ci sono ancora forti disparità in termini di crescita economica, occupazione e altri indicatori chiave del mercato sociale e del lavoro.

Obiettivo della Commissione è esaminare come affrontare tali disparità, concentrandosi in particolare su: promozione della creazione di occupazione tramite lavoro autonomo e imprenditorialità e interventi nella legislazione sul lavoro; miglioramento dell’efficienza dei mercati del lavoro, prevenendo e contrastando la disoccupazione e cogliendo le opportunità della mobilità e del dialogo sociale; rimozione degli ostacoli alla creazione di lavoro, investendo nelle persone e modernizzando i sistemi di protezione sociale.

A imprenditorialità e lavoro autonomo sono riconosciute grandi potenzialità di creazione di occupazione, tuttavia i dati suggeriscono che alcuni gruppi, tra cui i giovani, incontrano maggiori ostacoli nell’avvio di un’attività in proprio; politiche mirate, come un accesso agevolato ai finanziamenti, incentivi fiscali ed educazione imprenditoriale potrebbero favorirne lo sviluppo.

 Un altro punto chiave è la mobilità, che però coinvolge una quota limitata della forza lavoro totale: solo il 4% della popolazione europea tra i 15 e i 64 anni vive in uno Stato membro diverso da quello di nascita. Eppure, mobilità significa migliori prospettive di occupazione per i lavoratori stessi, oltre che riduzione della disoccupazione nei Paesi più colpiti e della carenza di personale nei Paesi di destinazione.

Riguardo la disoccupazione, viene posta l’attenzione su quella di lungo termine, che colpisce circa 11,4 milioni di persone nell’Ue. I dati dimostrano che i disoccupati di lungo termine hanno una probabilità dimezzata di trovare un lavoro rispetto a quelli di breve termine.

La formazione, in particolare, è una possibile soluzione per trovare un’occupazione. Un altro suggerimento previsto nella relazione è quello di un maggior coinvolgimento delle parti sociali, ai fini di una ripresa sostenibile e inclusiva.

Gli argomenti dell’Indagine sosterranno le iniziative future della Commissione nel settore dell’occupazione e della politica sociale e in particolare convoglieranno nel pacchetto mobilità, nel pacchetto competenze e nello sviluppo del pilastro europeo dei diritti sociali.

 

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