Covid-19, dall’Europa €232 milioni. Fermo Erasmus+ in Italia

Per l’emergenza contagi in Italia pronta una joint mission di esperti dall’Europa Oltre 200 milioni di euro sono stati stanziati dalla Commissione Europea per gestire e superare la crisi sanitaria legata alla diffusione del Covid-19, un nuovo ceppo di coronavirus identificato per la prima volta nell’uomo a Wuhan, in Cina, nel dicembre 2019. I nuovi
Per l’emergenza contagi in Italia pronta una joint mission di esperti dall’Europa

Oltre 200 milioni di euro sono stati stanziati dalla Commissione Europea per gestire e superare la crisi sanitaria legata alla diffusione del Covid-19, un nuovo ceppo di coronavirus identificato per la prima volta nell’uomo a Wuhan, in Cina, nel dicembre 2019. I nuovi fondi europei aiuteranno ad individuare e diagnosticare la malattia, fornire cure adeguate alle persone contagiate e prevenire un’ulteriore diffusione del virus, che ha già registrato oltre 79mila casi in tutto il mondo.

 

 

I 232 milioni stanziati dall’UE saranno suddivisi tra diversi destinatari: 114 andranno all’Organizzazione Mondiale della Sanità, che li userà per definire un piano di risposta globale all’emergenza; 15 milioni saranno destinati a realtà africane, come l’istituto Pasteur Dakar in Senegal, per garantire una rapida diagnosi ai pazienti che mostrano sintomi ed assicurare la corretta sorveglianza epidemiologica; 90 milioni verranno dati all’industria farmaceutica e 10 milioni alla ricerca in epidemiologia, diagnostica, gestione terapeutica e clinica di contenimento e prevenzione del virus; infine 3 milioni saranno riservati alla protezione civile europea per i voli di rimpatrio di cittadini europei da Wuhan, in Cina.

 

 

«La salute pubblica per noi è la priorità numero uno» – ha affermato Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea. «Che si tratti di sostenere la lotta al virus in Europa, in Cina, o altrove, è indispensabile che la comunità internazionale lavori insieme. L’Europa è pronta ad assumere un ruolo di primo piano».

 

 

Janez Lenarčič, il commissario europeo per la gestione della crisi e dell’emergenza, ha commentato: «Con oltre 2600 vite perse, non abbiamo alternativa se non prepararci ad ogni livello. Il nostro nuovo pacchetto di aiuti sosterrà l’Organizzazione Mondiale della Sanità e stanzierà dei fondi mirati per assicurarsi che anche paesi con sistemi sanitari più deboli non siano lasciati indietro. Il nostro obiettivo è contenere il contagio a livello globale».

 

 

In Italia, terzo paese nel mondo per numero di contagi, i numeri divulgati dal Ministero della Sanità sono significativi: alle 12 del 24 febbraio 2020 si contano oltre 213 pazienti risultati positivi al virus e 5 persone decedute, con una crescita del numero di contagiati prevista per i prossimi giorni.

 

 

Stella Kyriakides, Commissaria per la salute e la sicurezza alimentare, ha affermato: «La situazione in Italia sta evolvendo rapidamente e siamo pronti ad aumentare il livello di assistenza. In quest’ottica, una missione congiunta di esperti del Centro Europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie e dell’Organizzazione mondiale della sanità si recheranno nel Paese per supportare le autorità italiane».

 

 

Nella Penisola misure straordinarie sono già state prese: l’Agenzia Nazionale per i Giovani – l’ente governativo, vigilato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dalla Commissione Europea, istituito dal Parlamento italiano in attuazione della decisione del Parlamento Europeo e del Consiglio d’Europa – informa che tutte le attività Erasmus+ – Gioventù ed ESC (Corpo Europeo di Solidarietà) – che si realizzano in Italia, e in particolare nelle Regioni in cui sono vigenti le ordinanze concernenti “Misure urgenti in materia di  contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019”, possono essere definitivamente annullate, rinviate e/o successivamente riprogrammate, per causa di forza maggiore, al fine di tutelare la salute dei partecipanti italiani e stranieri ed evitare la diffusione del virus.

Tutte le organizzazioni coinvolte sono tenute al pieno rispetto delle ordinanze disposte dal Ministero della Salute e dai presidenti di Regione, sono tenute a raccordarsi con le competenti autorità locali e sanitarie e sono invitate a informare l’Agenzia Nazionale per i Giovani delle decisioni prese.  L’agenzia raccomanda di darne tempestiva comunicazione scritta all’indirizzo [email protected] e [email protected] e invita a tenersi aggiornati anche tramite il sito dell’Agenzia Giovani per ulteriori notizie.