Covid-19: per la tutela dei liberi professionisti. La lettera

All’indomani della presentazione del Decreto Cura Italia, AssoIngegneri e architetti ha inviato al premier Conte e ai ministri Gualtieri e Catalfo le proprie richieste per fronteggiare la crisi economica legata al virus Il Coordinamento Nazionale di Asso Ingegneri e Architetti apprezza le decisioni e azioni intraprese a sostegno del lavoro e delle famiglie, per fronteggiare
All’indomani della presentazione del Decreto Cura Italia, AssoIngegneri e architetti ha inviato al premier Conte e ai ministri Gualtieri e Catalfo le proprie richieste per fronteggiare la crisi economica legata al virus

Il Coordinamento Nazionale di Asso Ingegneri e Architetti apprezza le decisioni e azioni intraprese a sostegno del lavoro e delle famiglie, per fronteggiare l’impatto economico del COVID-19, ma rileva tuttavia che le azioni, che il Governo intende intraprendere, sono rivolte soprattutto a favore delle imprese e dei lavoratori dipendenti, mentre sembra dimenticata l’intenzione di promuovere uguali misure di tutela per i Lavoratori Liberi Professionisti, iscritti alle Casse di Previdenza Private e non solo alla Gestione separata INPS come, in particolare Architetti ed Ingegneri, che la nostra Associazione rappresenta in Italia.

 

Gli Architetti e gli Ingegneri Liberi Professionisti sono certamente tra le categorie professionali che, insieme ad altre, sono investite duramente dall’eccezionalità dei giorni che stiamo vivendo, vista l’impossibilità dello svolgimento del normale lavoro quotidiano.

 

Milano (città esemplare, ma con essa anche le altre) ne è un esempio: progettazione frenata o bloccata, cantieri chiusi, attività di direzione lavori ferme, sopralluoghi rinviati, collaudi interrotti, consulenze del Tribunale troncate, pratiche edilizie rinviate a data da destinarsi, accessi agli atti sospesi, consulenze rimandate o addirittura annullate.

 

Risultato: enorme difficoltà e paralisi pressoché totale di quasi tutti gli Studi professionali sul territorio nazionale, specie quelli più piccoli che in Italia sono la maggioranza; analogamente la clientela, vista la situazione emergenziale e di incertezza, ha sospeso la maggior parte dei contatti con gli studi dei liberi Professionisti, a discapito di lavori/incarichi anche in corso, aggravando una situazione lavorativa già compromessa da anni di crisi economica.

 

Come noto, tutte le Casse Previdenziali Private si sono attivate con provvedimenti di loro competenza, ad esempio con il rinvio del termine di pagamento dei contributi minimi 2020, sospendendo le azioni di riscossione e di accertamento, ecc. come da CDA Inarcassa 13.03.2020, ma queste azioni, se non affiancate da altre misure straordinarie e urgenti, non sono sufficienti a contrastare il fermo quasi totale della libera professione ed il conseguente impatto economico sui colleghi.

 

Allo scopo di sostenere il reddito dei Liberi Professionisti impossibilitati a svolgere il proprio lavoro ordinario a causa dell’utile e necessario “iorestoacasa#” e poter “tenere testa” con decoro a questa indiscutibile crisi col minor danno possibile, in attesa che siano ripristinati i tempi in cui la Professione potrà riprendere,

 

ASSO INGEGNERI ARCHITETTI

CHIEDE

  1. di estendere il bonus mensile esentasse a tutti i liberi professionisti che, iscritti agli Enti Previdenziali Privati degli Ordini di appartenenza, sono impossibilitati a svolgere la ordinaria professione;

  2. di adottare idonee misure fiscali atte a compensare i cali di fatturato che interesseranno tutti i professionisti per molto tempo secondo la logica del contribuire tutti, ma in misura ridotta;

  3. di varare misure finanziarie concrete atte ad agevolare i liberi professionisti con figli, per la prolungata chiusura delle scuole;

  4. di favorire la riorganizzazione degli studi professionali per potere lavorare in smart working da remoto;

  5. di mettere in campo velocemente tutte le azioni possibili per attuare una ripresa economica che da tempo langue;

  6. di operare con urgenza per far ripartire i lavori pubblici, che con la profonda crisi del sistema privato, saranno il motore fondamentale per nuovo lavoro professionale.

Considerato infine che lo stato di blocco delle progettazioni in essere e dei cantieri aperti potrebbe non essere di breve durata, ASSOINGEGNERI E ARCHITETTI ritiene che sia necessario procedere con atti legislativi, immediati ed urgenti, per annullare procedure burocratiche inutili o non essenziali e sostituire le autorizzazioni preventive con autocertificazioni e collaudi finali.

 

Le professioni tecniche sono disponibili ad assumersi ogni responsabilità per far continuare l’attività del settore, ma chiedono di non essere ostacolate e/o sanzionate, quando la fase acuta sarà passata, per il lavoro svolto nell’emergenza.

Il Coordinamento Nazionale vuole infine sottolineare che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro e che TUTTI I LIBERI PROFESSIONISTI sono lavoratori.

ASSO INGEGNERI E ARCHITETTI – FEDERAZIONE NAZIONALE sede legale: VialePasteur, 65 -00144 Roma Segreteria operativa: P.zzaRoosevelt 4 – 40123 Bologna- tel. +39 051226064 – fax +39 0516565656 – email: [email protected]

I Liberi Professionisti e nello specifico Architetti e Ingegneri hanno necessità di avere lavoro per poter sostenere le loro famiglie, ma senza un’adeguata ripresa dell’economia e quindi delle attività professionali, non potranno pensare con serenità al futuro e molti studi dovranno chiudere lasciando in grossa difficoltà vaste aree della nostra società.

Da quanto finora appreso dalle principali testate giornalistiche, non ci sembra che queste nostre proposte siano state prese in considerazione nel decreto appena approvato dal Consiglio dei Ministri; auspichiamo che sia stato soltanto perché c’erano settori per i quali era necessario procedere in modo immediato ed urgente, come quello sanitario, e rinnoviamo quindi con forza e decisione le nostre richieste, con l’auspicio che nel prossimo decreto venga finalmente posta la dovuta attenzione ad una categoria di così grande rilevanza sociale, essendoci demandato il rapporto di intermediazione fra società civile ed istituzioni.

 

Ringraziando per l’attenzione, auspicando condivisione e riscontro, porgiamo Distinti saluti

Ing. Maria Pungetti – Presidente Nazionale ASSO INGEGNERI E ARCHITETTI

Per il Coordinamento Nazionale, i rappresentanti regionali

Ing. Vincenzo ZIGARELLA (AV) – Regione CAMPANIA

Ing. Lucia COTICONI (ROMA) – Regione LAZIO

Ing. Claudio MOSCA (MI) – Arch. Alberto MOLINARI (BR) – Arch. Matteo TELLAROLI (MN) – Regione LOMBARDIA

Arch. Anna TINI BRUNOZZI (PG) – Regione UMBRIA

Ing. Flavio PIVA (UD) – Regione FRIULI VENEZIA GIULIA

Ing. Federico BURGIO (BO) – Ing. Franca BIAGINI (BO) – Regione EMILIA ROMAGNA

Ing. Giorgio SANDRONE (TO) – Regione PIEMONTE

Arch. Nicola SIDDI (AO) – Regione VALLE D’AOSTA

Ing .Antonello DI CAMPLI FINORE – (CH) Regione ABRUZZO

Arch. Roberta CINI (LI )- Arch. Daniela CHIMENTI (LI) – Regione TOSCANA

Ing. Gerardo CALVELLO (PO)- Ing. Giovannni MOTTA (PO) – Regione BASILICATA

Arch. Gabriele MANCA (OR) – Regione SARDEGNA