Decreto competitività, tutte le novità per i professionisti

In vigore il decreto-legge n. 66 del 24 aprile 2014 recante ‘Misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale’, che mira al rilancio dell’economia attraverso la riduzione del cuneo fiscale Bonus Irpef A partire già dal mese di maggio, tutti i lavorator i che nel 2014 percepiscono redditi da lavoro dipendente fino a 26.000
In vigore il decreto-legge n. 66 del 24 aprile 2014 recante ‘Misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale’, che mira al rilancio dell’economia attraverso la riduzione del cuneo fiscale

Bonus Irpef

A partire già dal mese di maggio, tutti i lavorator i che nel 2014 percepiscono redditi da lavoro dipendente fino a 26.000 € lordi hanno diritto a ricevere un credito retributivo in busta paga. Più nel dettaglio, fino a 24.000 € il bonus ammonta a 640 € che, distribuito sugli otto mesi restanti nel 2014, corrisponde a 80 € mensili; mentre per la fascia oscillante tra 24.000 e 26.000 € il credito sarà di ammontare decrescente. Il riconoscimento è automatico, dato che l’interessato non dovrà avanzare nessuna domanda, ma sarà lo stesso datore di lavoro a fare tutte le valutazioni necessarie per verificare il rispetto delle condizioni necessarie al godimento del beneficio. Oltre ai lavoratori dipendenti, sono ammessi al trattamento anche i tirocinanti, i lavoratori socialmente utili e i sacerdoti. Rimangono invece esclusi gli incapienti (ossia coloro che non versano l’Irpef), i titolari di partita iva, i pensionati e i lavoratori a progetto.

Taglio dell’Irap:

Il decreto-legge n. 66/2014 introduce anche una seconda misura di riduzione fiscale relativa all’Irap: l’imposta regionale sulle attività produttive viene tagliata del 10% e l’aliquota principale, cioè quella rivolta ad aziende private e ai professionisti, scende dal 3,9% al 3,5%, con un beneficio finanziario per i destinatari nell’anno 2014 stimato in 700 milioni di euro.

Aumento delle rendite finanziarie:

Dal 1 luglio 2014 sale dal 20 al 26% la tassazione sulle rendite finanziarie, includendovi tra i soggetti passivi anche le Casse di Previdenza dei professionisti. Restano esclusi i titoli di Stato tassati al 12,5% e la previdenza complementare (all’11%). Aumentano invece gli interessi su conti correnti e conti deposito. L’articolo 4 prevede infine l’annunciato aumento dal 12 al 26% dell’imposta sostitutiva dovuta dalle banche per la rivalutazione delle quote della Banca d’Italia, il cui gettito dovrebbe essere utile alla fiscalizzazione dell’Irap.

Debiti Pa verso le aziende

13 i miliardi di euro miliardi sbloccati per la restituzione dei crediti certi ed esigibili vantati dalle imprese e dai professionisti nei confronti delle pubbliche amministrazioni, e sono inoltre previste misure per eliminare strutturalmente il problema dei ritardi di pagamento: se non rispettano i termini massimi di 90 giorni nel 2014 e 60 giorni a partire dal 2015, non potranno più effettuare alcuna assunzione, nemmeno di collaboratori. Allo stesso modo i contribuenti possono utilizzare in compensazione tutti i crediti nei confronti della PA, e non solo quelli maturati entro il dicembre 2012.

Spending Review:

oltre alle misure relative alla razionalizzazione delle spese della PA per acquistare beni e servizi, limite di 240mila euro per gli stipendi dei manager pubblici, taglio delle auto blu (massimo cinque per ogni amministrazione centrale) e paletti per altre spese di trasporti (buoni taxi), di assoluto interesse per i professionisti è la norma, contenuta nell’articolo 14 del D.L. in oggetto, in cui si dispone che le amministrazioni pubbliche per l’anno 2014 non possono conferire incarichi di consulenza, studio e ricerca quando la spesa complessiva sostenuta nell’anno per tali incarichi è superiore rispetto alla spesa per il personale dell’amministrazione che conferisce l’incarico come risultante dal conto annuale del 2012, al 4,2% per gli enti con spesa di personale pari o inferiore a 5 milioni di euro, e all’1,4% per gli enti con spesa di personale superiore a 5 milioni di euro.