Donne al vertice, chi le ha viste?

Uno studio della Commissione europea denuncia le disparita’ di genere nel mondo del lavoro Secondo uno studio, curato dalla Commissione europea, emerge chiaramente come le donne continuino ad essere sottorappresentate nelle posizioni apicali in diversi settori, nonostante rappresentino quasi la metà della forza lavoro e più della metà dei laureati. E l’Italia è fanalino di
Uno studio della Commissione europea denuncia le disparita’ di genere nel mondo del lavoro

Secondo uno studio, curato dalla Commissione europea, emerge chiaramente come le donne continuino ad essere sottorappresentate nelle posizioni apicali in diversi settori, nonostante rappresentino quasi la metà della forza lavoro e più della metà dei laureati. E l’Italia è fanalino di coda dell’Unione. Il nostro Paese si attesta, infatti, alle ultime posizioni per numero di donne dirigenti, con il 3,9%; a guidare la classifica la Svezia con il 21,9%. Le cause da ricercarsi sono molteplici, dirette ed indirette, ed il sistema delle quote si è rivelato non sufficiente, nonostante sia uno dei mezzi migliori per raggiungere dei risultati in poco tempo.
I risultati dell’indagine “Women and Business Leadership”, promossa dalla Commissione parlamentare per i diritti delle donne e l’uguaglianza di genere, sono stati presentati lo scorso 27 ottobre al Parlamento europeo alla presenza della direttrice generale del Ministero dell’infanzia, uguaglianza ed inclusione sociale della Norvegia, la portavoce del Ministero per l’impiego e le pari opportunità del Belgio, la presidente del Comitato sui diritti delle donne e sulle pari opportunità dell’Assemblea Nazionale francese, la direttrice de l’European Network for Women in Leadership, la presidente del Global Summit of Women, la presidente dell’ International Federation of Business and Professional Women ed infine la capo unità della direzione generale Occupazione, affari sociali e pari opportunità della Commissione Europea. Inoltre, in aula erano presenti diverse parlamentari europee, che hanno poi contribuito a dar vita ad un interessante scambio di opinioni sull’argomento.
Durante l’incontro è stata presentata la pubblicazione “More women in senior positions. Key to economic stability and growth”. Il quadro che emerge rappresenta come sia ancora lontana in Europa una piena uguaglianza di genere, per questo occorre apportare delle migliorie al sistema. Da più parti è stato proposto di predisporre un vero piano di implementazione delle quote, prevedendo obiettivi e scadenze, con eventuali sanzioni in caso di non raggiungimento dei primi; in aggiunta, si è anche parlato di creare una banca dati presso una qualche istituzione nazionale a cui attingere per individuare le professionalità richieste.
Nonostante molte barriere siano state rimosse per promuovere l’accesso delle donne nel mondo del lavoro, gli uomini continuano a prevalere nelle posizioni apicali; le relatrici hanno quindi auspicato una piena partecipazione delle donne nel processo decisionale di un paese, anche alla luce dell’attuale situazione economica mondiale, si tratterebbe infatti di creare del valore aggiunto e di mobilitare talenti.
 

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