Aiuti di stato, la Commissione ordina all’Italia di recuperare aiuti illegali su esenzioni Ici

La Commissione europea ha ordinato all'Italia di recuperare gli aiuti di Stato illegali concessi ad alcuni enti non commerciali sotto forma di esenzione dall'imposta sugli immobili

La Commissione europea ha ordinato all’Italia di recuperare gli aiuti di Stato illegali concessi ad alcuni enti non commerciali sotto forma di esenzione dall’imposta sugli immobili. La decisione, dello scorso 3 marzo, fa seguito a una sentenza del 2018 della Corte di giustizia che invalida in una certa misura una decisione della Commissione del 2012 che dichiarava l’esenzione fiscale dell’Italia non compatibile con le norme dell’UE sugli aiuti di Stato, ma ne declinava il recupero.

Nel dicembre 2012 la Commissione ha ritenuto contrario con le norme dell’UE sugli aiuti di Stato una precedente esenzione dall’imposta comunale sugli immobili (ICI), prevista tra il 2006 e il 2011, a favore di organismi non commerciali che praticavano specifiche funzioni sociali di natura economica. La Commissione non aveva tuttavia prescritto all’Italia di riscattare l’aiuto illegittimo in quanto le banche dati fiscali e catastali non permettevano di identificare i beneficiari. Nel 2018 la Corte di giustizia ha in parte invalidato la decisione della Commissione, riferendo che la Commissione avrebbe dovuto analizzare se esistessero criteri alternativi per riscattare l’aiuto, anche se solo parzialmente.

Nella decisione, la Commissione individua l’esistenza di problematicità per le autorità italiane nell’individuare i beneficiari dell’aiuto illegale, ma risolve che tali problematicità non siano sufficienti per escludere l’opportunità di assicurarsi almeno un recupero parziale dell’aiuto.

La versione non riservata della decisione sarà consultabile con il numero SA.20829 nel registro degli aiuti di Stato sul sito web della DG Concorrenza della Commissione una volta risolte eventuali questioni di riservatezza.

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