Inps, errori e lentezze

Il comunicato congiunto ADC – ANC Lo scorso 10 aprile l’Inps ha voluto anticipare di un paio di giorni una sorpresa pasquale a tutti gli italiani, rendendoli edotti, a mezzo comunicato stampa che “va tutto bene”, modificando al presente lo slogan che ci accompagna da molte settimane e rassicurandoci con numeri a prima vista potenti,
Il comunicato congiunto ADC – ANC

Lo scorso 10 aprile l’Inps ha voluto anticipare di un paio di giorni una sorpresa pasquale a tutti gli italiani, rendendoli edotti, a mezzo comunicato stampa che “va tutto bene”, modificando al presente lo slogan che ci accompagna da molte settimane e rassicurandoci con numeri a prima vista potenti, sul funzionamento del portale dedicato all’invio delle domande per l’ottenimento dei benefici legati all’emergenza Covid 19.

 

Un grande successo: peccato sia visibile solo dalle finestre dall’edificio di via Ciro il Grande.

 

 

Secondo l’Istituto, infatti, non vi sono stati problemi di accesso, nessun blocco dei sistemi e soprattutto nessuna gravissima défaillance dal punto di vista delle violazioni della privacy dei cittadini.

Inoltre, sempre a detta dell’Inps, le critiche che sono state mosse al sistema, sono state “attacchi strumentali” orditi per non si sa quale fine.

 

 

Vorremmo ricordare all’Inps e al suo Presidente, evidenziano i Presidenti ADC Maria Pia Nucera e ANC Marco Cuchel, che, come professionisti, volentieri ci saremmo risparmiati di utilizzare il nostro tempo nel cercare di accedere ad un canale a noi dedicato che ci era stato annunciato per l’invio delle richieste dei bonus di 600 euro dei nostri clienti e che mai è stato predisposto.

Da ieri, 15 aprile, abbiamo notizia dei primi versamenti di bonus, ma per quanto riguarda l’ottenimento delle cig per le aziende che seguiamo, ancora siamo in alto mare per la lentezza di inoltro delle pratiche causata delle continue interruzioni del sistema informatico e soprattutto dalla lentezza ed eccessiva burocrazia dei procedimenti previsti, che ha come inevitabile conseguenza un dilatamento dei tempi di erogazione, insostenibile per richiedenti, le cui necessità sono improcrastinabili.

 

 

Onestà avrebbe voluto che, oltre all’esposizione numerica delle pratiche ricevute finora dal sistema, si fossero offerte spiegazioni (e magari anche parole di scuse) a tutti coloro che hanno incontrato in questi giorni e ancora incontrano enormi difficoltà di accesso e di invio delle pratiche, con grave nocumento personale e della propria attività, una necessaria e doverosa assunzione di responsabilità da parte dei vertici Inps a fronte di questo disastro. Come forse sarebbero state doverose parole di elogio nei confronti di coloro che realmente hanno permesso il raggiungimento di quei numeri nonostante il caos regni sovrano: i professionisti!

 

 

Invece, sottolineano i Presidenti Nucera e Cuchel, sono stati sbandierati i successi e il valore del personale Inps (e proprio del responsabile informatico!) quale unica risorsa che è riuscita a far fronte al sovraccarico, ampiamente previsto e prevedibile, di lavoro anche nel weekend, cosa che a noi professionisti non fa alcun effetto, soprattutto in queste settimane, nelle quali neanche per noi vi sono riposi o giorni di festa, oltretutto a costo zero come sempre per la pubblica amministrazione. Ci siamo messi a disposizione dei cittadini e delle imprese, concludono i Presidenti delle due Associazioni, consapevoli di essere indispensabili al Paese, ma per la pubblica amministrazione continuiamo ad essere invisibili.