Legge di stabilità 2020 e statuto del contribuente

Il comunicato congiunto ADC – ANC La Legge di Stabilità 2020 si sta rivelando fonte di non pochi dubbi interpretativi. Gli operatori si stanno interrogando, alla luce dei principi immanenti del sistema tributario, su come poter risolvere alcune questioni per le quali è fondamentale un immediato intervento da parte del Legislatore o, di supplenza, dell’Agenzia
Il comunicato congiunto ADC – ANC

La Legge di Stabilità 2020 si sta rivelando fonte di non pochi dubbi interpretativi.

Gli operatori si stanno interrogando, alla luce dei principi immanenti del sistema tributario, su come poter risolvere alcune questioni per le quali è fondamentale un immediato intervento da parte del Legislatore o, di supplenza, dell’Agenzia delle Entrate.

Il dubbio fondamentale che prevale su tutte le questioni giuridiche è come riuscire ad armonizzare le disposizioni dello Statuto del Contribuente con le novelle sancite dalla Legge di Stabilità 2020.

E’ noto che lo Statuto del Contribuente impone un lasso temporale di 60 giorni per consentire al Contribuente di affrontare i nuovi adempimenti imposti dalle norme tributarie.

Alla luce di questo principio, nonché in ragione dei precedenti interventi dell’Agenzia delle Entrate, ADC e ANC sollecitano un intervento chiarificatore in ordine:

  • ai pagamenti tracciabili delle detrazioni fiscali, consentendo ai contribuenti di continuare a pagare in contanti almeno per i primi 60 giorni dall’entrata in vigore della Legge di Stabilità 2020 (ciò anche per consentire agli operatori professionali di adeguare le loro modalità di incasso);
  • al posticipo, in via interpretativa, delle questioni attinenti la reintroduzione dei vincoli per i regimi forfettari inerenti i rapporti di lavoro in corso.

 

Sul primo punto, è evidente che se la disposizione si considerasse in vigore dal primo di gennaio 2020, ci troveremmo di fronte ad un vulnus ai principi dello Statuto del Contribuente, poiché la tracciabilità dei pagamenti di tali spese è un adempimento del tutto nuovo per i contribuenti.

Sul secondo punto, si ritiene che l’Agenzia delle Entrate tenga conto del suo precedente intervento sul regime forfettario in tema di partecipazioni societarie, consentendo ai contribuenti che nel corso del 2019 hanno beneficiato del regime fiscale previsto dall’art. 1 commi 54 e ss L. 190/2014 di rimuovere le rinvenute cause ostative entro il 2020.

ADC e ANC ritengono che sia indispensabile il buon senso, valore che certamente è immanente e correlato ai principi di affidamento e buona fede codificati dallo Statuto del Contribuente.