Memorizzazione e utilizzo dati fattura elettronica

Il garante della privacy blocca lo schema di provvedimento dell’agenzia entrate Con il provvedimento dello scorso 9 luglio l’Autorità Garante per la protezione dei dati personali boccia lo schema di provvedimento dell’Agenzia delle Entrate ai fini dell’attuazione delle disposizioni dell’art. 14 del Decreto Legge 124 del 2019, che stabilisce le nuove modalità di memorizzazione e
Il garante della privacy blocca lo schema di provvedimento dell’agenzia entrate

Con il provvedimento dello scorso 9 luglio l’Autorità Garante per la protezione dei dati personali boccia lo schema di provvedimento dell’Agenzia delle Entrate ai fini dell’attuazione delle disposizioni dell’art. 14 del Decreto Legge 124 del 2019, che stabilisce le nuove modalità di memorizzazione e utilizzo dei dati delle fatture elettroniche da parte dell’Amministrazione Finanziaria. 

 

 

Per il Garante la memorizzazione dei dati fiscalmente non rilevanti, senza alcuna distinzione, e riguardanti la descrizione delle prestazioni fornite, è una violazione del principio di proporzionalità del trattamento dei dati che il Regolamento sancisce.

 

 

Il parere negativo dell’Autorità – sottolinea il Presidente dell’ANC Marco Cuchel – è netto  e non lascia spazio ad interpretazioni: la previsione della memorizzazione e dell’utilizzazione dei dati personali contenuti nella fattura elettronica, anche qualora siano adottati elevati standard di sicurezza, risulta “sproporzionata in uno stato democratico” anche rispetto al perseguimento di un obiettivo di interesse pubblico quale il contrasto al fenomeno dell’evasione fiscale, nei confronti del quale comunque l’efficacia della fatturazione elettronica è tutta da dimostrare. Sulla base del pronunciamento della Corte dei Conti come pure di un recente studio a cura del Politecnico di Milano, i dati effettivi del recupero dell’evasione fiscale riconducibili alla fattura elettronica si sono dimostrati ampiamente al di sotto delle previsioni.

Sin dal principio, l’ANC ha denunciato le gravi criticità del sistema della fatturazione elettronica rispetto all’acquisizione delle informazioni personali e alla loro disponibilità e già l’Autorità Garante, come la stessa sottolinea nel recente parere, era intervenuta per invitare il legislatore ad una opportuna selezione della tipologia delle informazioni trattate. 

 

 

Per quanto riguarda invece le modalità di trattamento prospettate ai fini dell’analisi del rischio attraverso l’utilizzo delle banche dati a disposizione dell’Agenzia delle Entrate, che comportano la profilazione di tutti i contribuenti, compresi i minori di età, l’Autorità Garante ha posto l’accento sui rischi elevati per i diritti e le libertà degli interessati e ha espresso  l’intenzione di voler approfondire l’istruttoria con l’acquisizione di ulteriori elementi.

 

 

“Questo nuovo intervento del Garante – conclude Marco Cuchel – ci auguriamo che induca  finalmente il legislatore a sanare con urgenza, a tutela di tutti i contribuenti, le gravi violazioni che il sistema della fatturazione elettronica, relativamente sia alla piattaforma pubblica sia a quelle private, attualmente contempla dal punto di vista del trattamento e della riservatezza dei dati.”.