Pandemia Coronavirus, la risposta dell’Europa al CEPLIS

A seguito delle richieste del presidente Stella, l’Ue rende noto di aver messo a disposizione 164 milioni di euro nell’ambito del progetto EIC-European Innovation Council Accelerator per fronteggiare l’emergenza Il presidente del CEPLIS (Consiglio europeo delle libere professioni), Gaetano Stella, in seguito all’evolversi della situazione italiana in relazione all’emergenza COVID-19, ha sollecitato gli eurodeputati Italiani
A seguito delle richieste del presidente Stella, l’Ue rende noto di aver messo a disposizione 164 milioni di euro nell’ambito del progetto EIC-European Innovation Council Accelerator per fronteggiare l’emergenza

Il presidente del CEPLIS (Consiglio europeo delle libere professioni), Gaetano Stella, in seguito all’evolversi della situazione italiana in relazione all’emergenza COVID-19, ha sollecitato gli eurodeputati Italiani ed in seguito gli europarlamentari (MEPs) degli altri Stati membri. Il CEPLIS si è mosso per poter avere delle risposte concrete da parte dei policy-makers europei, per far si che l’Europa reagisca in modo concreto ed unitario a sostegno dell’Italia in questo momento di emergenza umanitaria ed economica che sta affrontando. (Per la lettera del presidente Stella, clicca QUI).

Le risposte non hanno tardato ad arrivare. I MEPs di tutti gli Stati membri dell’Unione stanno reagendo, con sollecitudine e positivamente, alla richiesta di attenzione e intervento specifico avanzata da Gaetano Stella. Numerose le risposte con le quali gli Europarlamentari assicurano che stanno lavorando per fronteggiare l’emergenza COVID-19 e per sollecitare i tavoli di discussione europei.

 

 

E’ stato segnalato che l’Unione Europea ha reso fruibili 164 milioni di euro nell’ambito del progetto EIC-European Innovation Council Accelerator; non si tratta di una soluzione, ma di una prima spinta corale che si intravede ed inoltre risultano in attivazione le misure assunte dall’Unione Europea per rispondere alla pandemia di coronavirus e al suo impatto dannoso sulla nostra economia e sulle nostre imprese come:

  • La fornitura di strumenti necessari ai sistemi sanitari preservando l’integrità del mercato unico e della produzione e distribuzione delle catene del valore;
  • Il sostegno alle persone in modo che il reddito e i posti di lavoro non siano colpiti in modo sproporzionato e si eviti un effetto permanente e economicamente disastroso di questa crisi;
  • Il sostegno alle imprese e la garanzia che la liquidità del settore finanziario europeo possa continuare a sostenere l’economia;
  • La possibilità per gli Stati membri di agire in modo coordinato e decisivo, utilizzando la piena flessibilità dei quadri europei di riferimento per gli aiuti di Stato e per il Patto di stabilità e crescita.

 

È possibile leggere il comunicato stampa QUI.

È inoltre possibile tenersi aggiornati tramite il sito della Farnesina cliccando QUI.