Lombardia, al via la detassazione negli studi professionali

Confprofessioni Lombardia e le organizzazioni sindacali hanno sottoscritto l’accordo per la detassazione al 10% sulle somme legate a incrementi di produttività Buste paga più pesanti negli studi professionali della Lombardia. Il 28 dicembre scorso, infatti, Confprofessioni Lombardia e le organizzazioni sindacali del settore, hanno siglato l’intesa territoriale sulla detassazione dei premi di produttività, recependo l’accordo
Confprofessioni Lombardia e le organizzazioni sindacali hanno sottoscritto l’accordo per la detassazione al 10% sulle somme legate a incrementi di produttività

Buste paga più pesanti negli studi professionali della Lombardia. Il 28 dicembre scorso, infatti, Confprofessioni Lombardia e le organizzazioni sindacali del settore, hanno siglato l’intesa territoriale sulla detassazione dei premi di produttività, recependo l’accordo quadro nazionale sottoscritto lo scorso 6 dicembre, che consente l’applicazione di un’imposta agevolata del 10% sulle somme legate a incrementi di produttività.

«L’intesa è il frutto di un confronto focalizzato sugli Studi professionali del territorio lombardo, che recepisce pienamente le indicazioni contenute nell’accordo nazionale e che permetterà agli studi più competitivi di agevolare la retribuzione di produttività dei propri collaboratori», commenta Enrico Vannicola, delegato area Lavoro di Confprofessioni Lombardia. «Come delegazione lombarda ci auguriamo di poter proseguire un confronto con le organizzazioni sindacali finalizzato a regolamentare pienamente tutte le materie delegate dal Ccnl al secondo livello di contrattazione».

L’agevolazione fiscale per l’anno 2016 si applica ai lavoratori degli studi professionali che abbiano percepito nell’anno precedente un reddito da lavoro dipendente fino a 50 mila euro. La norma prevede una imposta sostitutiva dell’Irpef con aliquota pari al 10% applicabile agli importi dei premi di risultato erogati a seguito del raggiungimento di un effettivo miglioramento dell’indicatore o degli indicatori previsti dal decreto interministeriale del 25 marzo 2016, entro il limite di importo complessivo di 2.000 euro lordi, ovvero di 2.500 euro per le strutture che coinvolgano pariteticamente i lavoratori nell’organizzazione del lavoro.

«I datori di lavoro professionisti» sottolinea Vannicola «sono tenuti ad effettuare una comunicazione alle parti firmatarie dell’accordo su apposita modulistica allegata all’accordo territoriale e a inviare telematicamente una dichiarazione di conformità nell’apposita sezione del sito del ministero del Lavoro così come previsto dalla circolare 28/E del 15/06/2016». 

«Quanto invece al lavoratore» aggiunge Vannicola «potrà scegliere di percepire il premio di produttività, interamente o parzialmente, sotto forma di welfare, prestazioni, beni e servizi, anche attraverso il sistema di bilateralità del settore, con applicazione integrale, dal punto di vista fiscale, di quanto stabilito dal Testo unico delle imposte sui redditi (comma 2 e ultimo periodo del comma 3 dell’art. 51 del d.P.R. n. 917/1986)».

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