Test Covid, “La tecnica sugli animali è la stessa”

L’articolo ANMVI La stampa sollecita la voce dell’Ordine e dell’ANMVI sulla proposta-provocazione di Zaia, che nel frattempo aveva già precettato i medici di famiglia.   La proposta del Presidente del Veneto Luca Zaia è rimasta ferma a dichiarazioni in conferenza stampa. Non c’è un progetto e, ad oggi, non c’è stata nessuna convocazione delle rappresentanze veterinarie.  Affidare
L’articolo ANMVI

La stampa sollecita la voce dell’Ordine e dell’ANMVI sulla proposta-provocazione di Zaia, che nel frattempo aveva già precettato i medici di famiglia.

 

La proposta del Presidente del Veneto Luca Zaia è rimasta ferma a dichiarazioni in conferenza stampa. Non c’è un progetto e, ad oggi, non c’è stata nessuna convocazione delle rappresentanze veterinarie.  Affidare i test Covid ai Veterinari fa molta notizia, ma ne parla ormai solo la stampa.

 

I Veterinari sarebbero capaci? – La Federazione degli Ordini Veterinari del Veneto, per voce del presidente Lamberto Barzon, ha fornito alcuni elementi di chiarezza sulla frase del Governatore che, più della proposta stessa, ha suscitato l’ilarità generale: “Anche gli uomini sono mammiferi”. “Noi siamo capaci di effettuare i tamponi”- risponde Barzon alla stampa veneta. Li facciamo tutti i giorni ai nostri assistiti animali. La tecnica, l’esecuzione del prelievo e la sua gestione la conosciamo, certo non per il nuovo coronavirus, ma per altre patologie”.

 

Le condizioni che mancano– Barzon ha fatto presente che “c’è un problema: allo stato attuale delle leggi noi non possiamo operare sugli umani, faremmo un abuso di professione. Quindi a mio avviso- avverte il Presidente degli Ordini Veterinari del Veneto- o si cambiano le norme o non possiamo farlo. Questa la mia preoccupazione come rappresentante della categoria, dopo di che se l’ufficio legislativo della Regione piuttosto che quello del Ministero trovano il modo di metterci nelle condizioni di svolgere questa mansione… sì, possiamo parlarne”.

 

Sulla stessa lunghezza d’onda il Presidente dell’ANMVI Marco Melosi, che interpellato dall’AdnKronos ha dichiarato:”Siamo una professione sanitaria e come tale siamo disponibili.  Naturalmente il tutto deve avvenire su base volontaria e alle stesse condizioni dei medici di base, sia sotto l’aspetto retributivo sia rispetto ad una fornitura di dispositivi di sicurezza. Detto questo, noi ci siamo”.

 

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