Per un rilancio duraturo

Il Position Paper di Confprofessioni sul piano illustrato dal Presidente del Consiglio alle parti sociali durante gli Stati Generali dell’economia di giugno 2020 Gli Stati Generali dell’economia organizzati a giugno dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri hanno rappresentato un utile e costruttivo momento di ascolto e dialogo tra istituzioni e parti sociali sull’agenda economica e
Il Position Paper di Confprofessioni sul piano illustrato dal Presidente del Consiglio alle parti sociali durante gli Stati Generali dell’economia di giugno 2020
Gli Stati Generali dell’economia organizzati a giugno dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri hanno rappresentato un utile e costruttivo momento di ascolto e dialogo tra istituzioni e parti sociali sull’agenda economica e sociale che Parlamento e Governo sono chiamati a determinare, a partire dai prossimi provvedimenti allo studio e poi, più compiutamente, nella prossima legge di bilancio.
 
 
Confprofessioni ha partecipato al confronto nella consapevolezza del momento delicatissimo che l’economia italiana sta attraversando: la crisi determinata dall’epidemia è infatti intervenuta su una realtà già fragile in termini di crescita e di equità e coesione sociale, e anche il settore libero-professionale – già interessato negli scorsi anni da fenomeni di contrazione del reddito medio e di differenziazione delle condizioni reddituali in base alle aree del Paese – è stato colpito duramente da questa fase di particolare difficoltà.
 
 
Dal disagio del settore libero-professionale all’esclusione dei professionisti dai fondi Impresa 4.0, dalla semplificazione della disciplina degli appalti alla sfida relativa all’ammodernamento e allo sviluppo delle infrastrutture del Paese, dalla tutela dei lavoratori del digitale all’importanza della Green Economy: sono tanti i temi chiave presentati da Confprofessioni nel Position Paper sul piano presentato dal Premier Conte.
 
 
Nel documento, Confprofessioni ribadisce inoltre l’urgenza di un’incentivazione alle ricapitalizzazioni e la necessità di rinnovamento di alcuni settori strategici della nostra economia, con appositi piani di defiscalizzazione – che favorirebbero il rientro in Italia degli stabilimenti produttivi delocalizzati nel passato – e di sostegno alle aggregazioni, sia tra imprese sia tra professionisti.
 
 
Confprofessioni non si dimentica poi dei giovani e dei ‘soggetti deboli’, i più colpiti dalla crisi: per i primi propone in particolare di ripensare all’anello ancora troppo debole che connette università e mondo del lavoro, mentre per i secondi chiede misure di sostegno economico dedicate e una valorizzazione del welfare che rafforzi il ruolo dei fondi sanitari integrativi. Dal Paper emerge l’urgenza di intervenire per assicurare un ammortizzatore sociale universale ai professionisti iscritti alla gestione separata Inps, oggi privi di tutele minime. 
 
 
Infine, per garantire il rilancio dell’economia e l’attrazione di investimenti nel nostro Paese, Confprofessioni propone due riforme da avviare tempestivamente: la riforma della fiscalità, nella direzione della riduzione del carico fiscale e del costo del lavoro, e una razionalizzazione della giurisdizione civile che renda celeri i procedimenti volti alla risoluzione del contenzioso commerciale.
 

Il Position Paper integrale è disponibile negli allegati.