Commercialisti, associazioni a sostegno del collega escluso dagli esperti in crisi d’impresa

ADC, ANC, SIC, UNAGRACO, UNGDCEC e UNICO: "Non lasciamo soli i colleghi esclusi da una competenza che da sempre appartiene ai commercialisti, per titoli, formazione ed esperienza sul campo"

Le associazioni ADC, ANC, SIC, UNAGRACO, UNGDCEC e UNICO, tramite un atto di intervento ufficiale recepito dallo Studio Legale Abbamonte, interverranno a sostegno del ricorso presso il TAR della Campania presentato dal dott. Michelangelo Calandro contro il Ministero della Giustizia, il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e il Consiglio dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Benevento, relativamente al diniego di iscrizione nell’Elenco degli esperti indipendenti nella composizione negoziata della crisi d’impresa ex art. 3, decreto-legge 24 agosto 2021, n. 118, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 ottobre 2021, n. 147.

Il supporto si basa su contenuti di condivisione delle tesi processuali su cui il ricorso è fondato (errata interpretazione della norma da parte del CNDCEC e tempi di presentazione della domanda anteriori alla modifica dell’interpretazione ministeriale) e intende palesare la vicinanza dei rappresentanti di categoria rispetto a un tema che è ritenuto vitale per il futuro della professione. La formulazione originaria della norma richiedeva il requisito dell’iscrizione all’Ordine da almeno cinque anni e la specifica del numero di incarichi introdotta in sede di modifica è esplicitamente riferita ai Consulenti del Lavoro.

Con questa iniziativa si è voluto non lasciare soli i colleghi che come Calandro si sono ritrovati ad essere esclusi da una competenza che da sempre appartiene ai commercialisti, per titoli, formazione ed esperienza sul campo. Se il TAR dovesse dare loro ragione, è auspicio delle associazioni che l’Amministrazione si uniformi all’eventuale giudicato, riammettendo nell’elenco anche gli altri colleghi esclusi.