Dichiarazione aiuti di Stato, i commercialisti replicano all’Agenzia delle Entrate

Con una missiva ai Garanti del Contribuente, le associazioni hanno ribadito che i dati richiesti con l’autodichiarazione agli operatori economici interessati sono già in possesso della Pubblica Amministrazione

In merito alla nota a firma del Direttore dell’Agenzia delle Entrate dello scorso 6 giugno che le associazioni dei commercialisti ADC, AIDC, ANC, ANDOC, FIDDOC, UNAGRACO, SIC, UNGDCEC e UNICO hanno ricevuto dai Garanti del Contribuente in risposta alla loro segnalazione riguardante l’adempimento della dichiarazione sugli aiuti di Stato, le stesse associazioni hanno scritto nuovamente ai Garanti per replicare con alcune osservazioni a quanto espresso dall’Agenzia delle Entrate.

È stato ribadito che i dati richiesti con l’autodichiarazione agli operatori economici interessati sono, nella quasi totalità dei casi, già in possesso della Pubblica Amministrazione e conseguentemente la loro richiesta ai contribuenti è ingiustificata nonché contraria alle specifiche disposizioni esistenti, comprese quelle dello Statuto del Contribuente.

Nonostante ci sia stato lo spostamento della scadenza, disposto ufficialmente dall’Agenzia delle Entrate con il provvedimento n. 233822 di ieri, che proroga al 30 novembre il termine per l’invio dell’autodichiarazione, è stata comunque ribadita l’illogicità della scadenza inizialmente prevista del 30 giugno, come pure della finestra temporale che era stata fissata dall’Agenzia per l’invio telematico dell’autodichiarazione, ossia dal 28 aprile al 30 giugno.

Anche se l’adempimento è stato stabilito dalla Comunicazione della Commissione europea del 19 marzo 2020 e dal decreto del MEF del 11 dicembre 2021, secondo le associazioni di commercialisti i contenuti dell’autodichiarazione prevista dall’Agenzia delle Entrate differiscono sostanzialmente dai contenuti stabiliti dalle norme richiamate. Stando a quest’ultime, infatti, l’autodichiarazione avrebbe dovuto limitarsi semplicemente all’attestazione, da parte degli operatori economici interessati, del mancato superamento dei limiti dei massimali indicati nelle Sezioni 3.1 e 3.12 del Temporary Framework, e del possesso dei requisiti per la fruizione degli aiuti di Stato.

Le associazioni hanno sollecitato un intervento dei Garanti, ribadendo l’opportunità che sia annullato il modello di autodichiarazione così come definito dall’Agenzia delle Entrate con il provvedimento n. 143438 del 27 aprile 2022, e sia previsto un modello semplificato che esoneri dalla compilazione dei quadri A – B – C – D gli operatori  economici che, in possesso dei prescritti requisiti, non abbiano superato il limite del massimale e abbiano fatto ricorso esclusivamente agli aiuti di Stato presenti nella Sezione 3.1 del Temporary Framework.