Casa con la vigna di Leonardo, Asso dice no alla vendita

Assoingegneri e Architetti lancia un grido di allarme alle svendite del patrimonio italiano
L’uomo più ricco al mondo compra la vigna di Leonardo da Vinci a Milano: l’ultimo “acquisto” del magnate Bernard Arnault
Ancora non si sa l’uso che il magnate ne farà. Casa Atellani è tutt’ora aperta in alcune fasce orarie per il pubblico, oltre ad avere alcune stanze/appartamento da affittare per periodi limitati
L’uomo più ricco al mondo compra la vigna di Leonardo da Vinci. Come segnala il Corriere della sera, l’imprenditore francese Bernard Arnault, presidente e amministratore delegato del gruppo extralusso LVMH, ha acquistato Casa degli Atellani in corso Magenta a Milano. La splendida dimora rinascimentale, donata da Ludovico il Moro ad una famiglia cortigiana, gli Atellani, venne restaurata nel 1923 dall’architetto Piero Portaluppi. All’interno del giardino del palazzo si trova la Vigna di Leonardo. Lotto di terreno che alla morte il celebre artista e scienziato donó ai suoi due aiutanti. La vigna venne nuovamente risistemata nel 2007 e con la collaborazione dell’Università di Milano venne impiantato un ceppo originario del ‘500 di un’uva particolare, la Malvasia di Candia – citata anche da Leonardo in alcune sue testimonianze scritte.
Come spiega il Corriere quella leonardesca è l’unica vigna al mondo all’interno di una metropoli. Totale il riserbo sulla cifra sborsata dal 73enne Arnault. Anche se di problemi economici lo chef executive del gruppo che controlla marchi come Vuitton, Bulgari, Dior, Fendi, Givenchy oltre allo champagne Moët & Chandon, non ne ha mai avuti. Il suo patrimonio di 169.8 miliardi di euro non ha eguali al mondo. Infine ancora non si sa l’uso che il magnate ne farà. Casa Atellani è tutt’ora aperta in alcune fasce orarie per il pubblico, oltre ad avere alcune stanze/appartamento da affittare per periodi limitati: per questo il Sottosegretario di Stato per la Cultura Lucia Borgonzoni ha fatto sapere che “con gli Uffici del Ministero della Cultura stiamo ricostruendo la vicenda. Ad oggi, risulta vincolata soltanto una parte dell’immobile. Esclusa è anche la vigna di Leonardo. Gli Uffici valuteranno se vi siano i presupposti per l’estensione del vincolo. I margini di intervento del Ministero saranno oggetto di un attento studio, affinché questo straordinario patrimonio venga tutelato e valorizzato al meglio”.