Ma dove andiamo cara Europa?

La nota di AssoIngegneri e Architetti

Lo AVEVAMO SCRITTO in modo chiaro più di sei mesi fa,mentre si parlava di nuove direttive per il settore IMMOBILIARE che si stavano insinuandosi nel sistema Europeo entro il 2035.
Con IL PRETESTO di contrastare l’inquinamento, si pretende di IMPORRE nuovi standard di efficienza energetica sulle abitazioni che porterebbero ad un disastro.
NORMA che segue quella delle auto elettriche, con un impatto per le opere di distribuzione e di sottoservizi dell’energia estremamente gravoso. Ora nel mirino arrivano le abitazioni e gli immobili non residenziali, principali responsabili dell’inquinamento delle Città.
Le NORME obbligherebbero ad adeguare nel giro di pochi anni ed a far scomparire gli immobili a bassa efficienza energetica.
In sostanza obbligando a nuove spese per un nuovo adeguamento molto più severo anche di quello appena passato con i Bonus. Con il RISULTATO di portare fuori mercato tutti gli altri immobili.
ADDIRITTURA nella prima stesura delle norme, vi era l’impossibilità di vendere gli immobili che non avessero raggiunto lo standard prestabilito.
Vedremmo un patrimonio edilizio, nelle impossibilità di essere adeguato, miglia e miglia di borghi senza soluzioni di sorta, abbandonati a se stessi. Intere comunità, contiamo quasi 8000 Comuni, senza più valore, UN IMPOVERIMENTO dei quotazioni e dei valori degli immobili e di conseguenza delle famiglie e dello Stato.
E se tutto questo non bastasse la creazione di UNA NUOVA BOLLA speculativa dove, dati i tempi ristretti, (lo abbiamo denunciato più volte) andremmo incontro ad un nuovo AUMENTO dei materiali, delle materie prime, dei ponteggi della manodopera e la impossibilità di trovare Professionisti per dare inizio ai lavori.
Chiediamo e sollecitiamo di nuovo, un tavolo tecnico al nuovo Governo, dove si possa studiare ed intervenire in modo strategico senza dover affrontare una nuova SCALATA ed essere abbandonati a nuove speculazioni di sorta.