Statua della Pace del Canova, AssoIngegneri: Salviamola

Ci sono patrimoni della cultura universale a rischio nell'Ucraina invasa dai russi. Sono sette i siti riconosciuti patrimonio mondiale dall’Unesco

da un articolo di E. Filini

Ucraina dalla Pace di Canova ai siti Unesco ecco i capolavori in pericolo

Sotto le bombe di una città che, colpita, non si arrende non ci sono solo gli uomini. Ci sono gli dei, diventati immagini di marmo. E c’è uno dei simboli dell’Europa martoriata: La Pace, realizzata tra il 1811 e il 1815 da Canova, un’opera dal forte valore simbolico, che racchiude i segni delle travagliate vicende politiche dell’Europa di quegli anni. E dei nostri giorni.
«Siamo da dieci giorni in contatto con Julija Vaganova, direttrice del museo Bogdan e Varvara Khanenko», spiega la direttrice della Gypsotheca canoviana Moira Mascotto, «stanno catalogando le statue in base al proprio valore perché scendano al più presto nei caveau». Nei bunker quindi non ci sono solo le famiglie. Ci sono anche le statue, senza luce e con poche protezioni.
«Un’ulteriore violenza della guerra. Così i capolavori dell’arte non possono neppure dare conforto ad una città martoriata». Il gesso della Pace è custodito a Possagno, luogo natale del celebre scultore di cui ricorrono i duecento anni dalla morte, l’originale in marmo nella capitale ucraina. Solo da quindici anni Kiev ha coscienza di possedere un capolavoro: la storia di quest’opera straordinaria quanto misteriosa è rimasta ignota al pubblico fino al ritrovamento, avvenuto fa da parte di Irina Artemieva, Conservatrice dell’Arte veneta, Museo Statale Ermitage di una lettera di Antonio Canova all’ambasciatore russo a Vienna, che aveva fatto da mediatore nella commissione.