In Gazzetta Ufficiale il Testo Unico sulle Rinnovabili. Il commento della FIDAF

Roberto Accossu, vicepresidente Fidaf: “Il Testo Unico rappresenta un punto di svolta per la semplificazione normativa perché definisce criteri chiari e uniformi, superando la legislazione attuale troppo complessa e disomogenea. Ma raggiungere gli obiettivi del PNRR richiederà uno sforzo coordinato per superare le restrizioni imposte da alcune regioni”

Gazzetta Testo Unico Rinnovabili.

Gazzetta Ufficiale Testo Unico Rinnovabili

 

 

 

 

 

 

 

È in Gazzetta Ufficiale il Testo Unico sulle Rinnovabili. Approvato in via definitiva dal Consiglio dei ministri il 25 novembre scorso, il Decreto Legislativo n. 190 (Testo Unico Rinnovabili) entrerà in vigore il 30 dicembre 2024.

In linea con la direttiva RepowerEU, il Testo si propone di unificare in un unico corpo normativo tutte le disposizioni relative all’impiego delle energie rinnovabili, superando la frammentazione normativa attuale.

«Il Testo Unico sulle Rinnovabili rappresenta un punto di svolta per la semplificazione normativa», ha dichiarato il vicepresidente della FIDAF (Federazione Italiana Dottori in Scienze Agrarie e Forestali), Roberto Accossu, in un’intervista a Euractive del 18 dicembre scorso. «La legislazione regionale e nazionale è ancora troppo complessa e disomogenea, ma il nuovo Testo potrebbe semplificare notevolmente le procedure perché definisce criteri chiari e uniformi, descritti negli allegati A, B e C».

Il decreto infatti accorpa i regimi amministrativi (costruzione ed esercizio degli impianti di produzione e dei sistemi di accumulo di energia da fonti rinnovabili; interventi di modifica, potenziamento, rifacimento totale o parziale degli stessi impianti; opere connesse e infrastrutture indispensabili alla costruzione e all’esercizio dei medesimi impianti), prevedendo i seguenti tre regimi di autorizzazione: attività libera, procedura abilitativa semplificata (PAS) e autorizzazione unica (AU).

In merito agli impianti agrivoltaici, Accossu ha spiegato che una delle principali novità introdotte dal Testo Unico «riguarda gli impianti di potenza inferiore a 5 MW che garantiscono la continuità dell’attività agricola e pastorale. Questi impianti potranno infatti essere realizzati come attività libera, senza necessità di autorizzazioni complesse».

Secondo il vicepresidente della Fidaf, le novità normative rappresentano «un passo avanti significativo per agevolare la realizzazione degli impianti agrivoltaici. Tuttavia, raggiungere gli obiettivi del PNRR richiederà uno sforzo coordinato per superare le restrizioni imposte da alcune regioni, come nel caso della legge n° 20/2024 della Sardegna, che introduce criteri più restrittivi per la localizzazione degli impianti. Sarà fondamentale – ha concluso – garantire una maggiore coerenza normativa e favorire la collaborazione tra gli enti coinvolti».