FIMMG: all’Unicef il premio intitolato all’indimenticato Mario Boni

Silvestro Scotti (FIMMG): «Vaccinare il mondo significa prendersi cura di chi è più svantaggiato. Con l’Unicef comunità d’intenti e di ideali».

«Unicef ha lanciato un’idea che appare semplice nello slogan, ma che ha una potenza comunicativa enorme. “Vaccinare il mondo” significa prendersi cura di chi è più svantaggiato e porre questo obiettivo come interesse prevalente della comunità». Queste le parole del segretario generale FIMMG Silvestro Scotti in occasione della consegna del Premio Mario Boni (intitolato allo storico leader della FIMMG) e assegnato quest’anno all’Unicef per i vaccini anti-Covid destinati ai Paesi in via di sviluppo. «Credo che sia un nostro dovere e un nostro giusto obiettivo difendere questi ideali. Ecco perché, attraverso l’assegnazione di questo premio, sosteniamo un’iniziativa che riteniamo non solo particolarmente meritoria, ma addirittura essenziale. Vacciniamo il mondo – ha aggiunto Scotti – è un’espressione che traduce il senso della missione stessa dell’Unicef. Speriamo che questa provocazione possa servire a “vaccinare” anche tutti noi, abituandoci alla solidarietà, all’idea di traferire la visione universale di quel Servizio Sanitario Nazionale che noi come FIMMG difendiamo da quasi 80 anni. Grazie alla presenza al nostro fianco di Unicef, facciamo in modo che questi valori diventino trasferibili anche all’esterno del nostro Paese».

A sottolineare una comunione d’intenti tra FIMMG e Unicef anche le parole del Presidente di Unicef Sardegna, Giuseppe Masnata, che ha ritirato il premio in vece della Presidente nazionale Carmela Pace. «Questa mattinata – ha infatti sottolineato Masnata – l’atmosfera è pervasa da simboli fortissimi. Si parla di solidarietà, ma anche di azioni concrete. Esistono analogie fortissime tra Unicef e FIMMG, tra le azioni che noi portiamo avanti e quelle portate avanti dai medici di medicina generale. Dopo 75 anni torniamo in un periodo di guerra, un periodo che mai avremmo immaginato di vivere. Oggi più che mai, l’azione dei medici di medicina generale è fondamentale perché è un esempio fortissimo di solidarietà e di impegno per l’altro. In questo l’Unicef abbraccia tutti i medici di medicina generale d’Italia».