Inarsind, Garofalo passa il testimone a Diracca

Cambio al vertice del Consiglio direttivo nazionale del sindacato di ingegneri e architetti. Dopo otto anni, come preannunciato all’Assemblea ordinaria dello scorso 31 marzo, l’ingegnere Salvo Garofalo, a seguito della sua elezione nella Giunta di Confprofessioni, ha rassegnato le dimissioni da presidente di Inarsind, passando il testimone all’ingegnere Michela Diracca, eletta all’unanimità dal Consiglio Direttivo
Cambio al vertice del Consiglio direttivo nazionale del sindacato di ingegneri e architetti.

Dopo otto anni, come preannunciato all’Assemblea ordinaria dello scorso 31 marzo, l’ingegnere Salvo Garofalo, a seguito della sua elezione nella Giunta di Confprofessioni, ha rassegnato le dimissioni da presidente di Inarsind, passando il testimone all’ingegnere Michela Diracca, eletta all’unanimità dal Consiglio Direttivo Nazionale.

Scelta, quella del presidente uscente, non obbligata da ragioni di incompatibilità, ma dettata dalla volontà di poter riservare le giuste energie al nuovo incarico ed al contempo garantire ad Inarsind un presidente completamente concentrato su tale mandato.

Garofalo rimane componente del Consiglio Direttivo Nazionale, come richiesto da tutto il Consiglio, mettendo a disposizione la lunga esperienza maturata ed il legame diretto con Confprofessioni.

Il nuovo presidente, già Segretario Nazionale negli ultimi due mandati ed in quello in corso, è Consigliere Nazionale dal 2009, ed in precedenza aveva ricoperto la carica di Segretario di Inarsind Udine-Gorizia-Pordenone.

Un sentito ringraziamento è stato espresso dal presidente uscente per la collaborazione di questi anni da parte degli amici Consiglieri di questo e dei passati mandati ed ai Presidenti delle sezioni provinciali che costituiscono l’”anima” di Inarsind.

Nel ringraziare per l’apprezzamento e la fiducia accordata, il presidente neoeletto, Michela Diracca, aggiunge di essere consapevole dell’impegno assunto, in particolare in questo momento di grave difficoltà per la libera professione di ingegnere ed architetto, e certa della necessità di proseguire l’azione fin qui tracciata, con entusiasmo e spirito propositivo a sostegno e difesa della categoria.

La carica di Segretario Nazionale è stata affidata all’unanimità all’ingegnere Ivan Locatelli di Bergamo e quella di vice presidente, sempre all’unanimità, all’ingegnere Francesco Basso di Ferrara, Tesoriere rimane l’ingegnere Saverio Foti di Reggio Calabria e Consiglieri Nazionali l’architetto Natalia Guidi di Latina e l’ingegnere Daniele Marra di Bari oltre al presidente uscente.