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Causalità sistemica e Covid

La rubrica Progetto Spazio Psicologico a cura di PLP

Antonio Zuliani
Psicologo psicoterapeuta
Membro del CEN dell’Associazione Psicologi Liberi Professionisti

La lotta al Covid porta in primo piano una modalità che spesso ci è difficile padroneggiare: quella della causalità sistemica. Al contrario siamo tutti alla ricerca di cause dirette. La movida, i locali pubblici, i trasporti: chi più ne ha, più ne metta.

Questo inseguire singole cause non solo è inefficace, ma crea sconcerto e divisione tra le persone. In particolare tra le persone o tra le categorie economiche implicate nelle strategie volte a ridurre una singola causa. La spinta a sentirsi vittime e a ribellarsi è più che comprensibile: ci si rifiuta di essere indicati come “colpevoli” e non se ne vuole pagare il prezzo.

Causalità diretta e cervello

Questa ricerca di cause dirette e certe è legata ad una carenza di visione complessiva della realtà, ma anche al fatto che il bisogno di ritrovare dei rapporti causa effetto diretti è una seduzione fondamentale del nostro cervello.

Questo è quello che abbiamo imparato fin da piccoli, quando spingendo un giocattolo abbiamo scoperto che rotolava distante. D’altra parte se ho sete e bevo dell’acqua è pur vero che mi disseto!

In questo modo è tutto semplice e lineare: non devo affaticarmi a capire e a cercare soluzioni più complesse.

Questa pandemia ci sta mostrando una cosa del tutto diversa: ci sono delle concause che l’hanno determinata e la stanno tenendo in vita. Ad esempio i trasporti (il virus non viaggia da solo), ma anche l’organizzazione della sanità e degli spazi di vita, i comportamenti umani, e così via. Per non parlare dell’equilibrio tra salute ed economia, o della disuguaglianza sociale che la pandemia sta determinando.

Causalità sistemica e futuro

Certo non è facile cambiare questo modo di pensare perché è profondante connaturato con il funzionamento del nostro cervello. Ecco perché è precisa responsabilità della classe dirigente non utilizzare queste semplificazioni per interessi di parte. Oggi più che mai è necessario imparare a ragionare in termini di causa sistemica. Ci aiuterebbe ad affrontare anche altre e più globali sfide come quella, a titolo d’esempio, del riscaldamento globale.

Qualche milione di anni fa poteva bastare sapere che un fruscio nella savana poteva indicare (causa diretta) la presenza di un predatore. Ora le cose sono cambiate, sono divenute più complesse, ma il nostro cervello continua a cercare cause dirette tra gli eventi che incontra. Forse lavorare sulla causalità sistemica e covid ci è utile per combatterlo, ma anche per cambiare prospettiva su tanti altri temi che abbiamo di fronte.