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L’importanza delle radici nei momenti di passaggio del ciclo vitale

Nuovo appuntamento con la rubrica Spazio Psicologico in collaborazione con l'associazione Psicologi Liberi Professionisti

Elisa Mulone
Psicologa e psicoterapeuta
Presidente Nazionale PLP

Ci sono momenti nella vita di ogni persona in cui le proprie radici giocano un ruolo fondamentale nell’opportunità di affrontare nel miglior modo possibile eventi cruciali del ciclo di vita.

Uno di questi è il passaggio da figli a genitori. Gli studi scientifici sottolineano quanto questo momento del ciclo vitale sia carico di aspettative e di investimento emotivo. È una situazione nuova che ridefinisce non solo un ruolo sociale, ma l’identità stessa di una persona. In questo contesto, è inevitabile fare i conti con le proprie esperienze di figli. Tutti siamo stati figli di genitori da emulare o, al contrario, dai quali si desidera distinguersi. In base alle proprie esperienze di figli e figlie il pensiero sarà “Voglio essere come mia madre”, “Voglio essere come mio padre” o di contro “Non voglio fare gli stessi errori di mia madre o di mio padre”.

Sono momenti in cui la ridefinizione del proprio essere genitore subisce l’influenza del passato e può esserne condizionato, nel bene o nel male. Se, ad esempio, il rapporto con le proprie figure genitoriali è stato conflittuale o svalutante, il diventare genitori sarà condizionato dai vissuti correlati alla propria esperienza di figli e figlie, impedendo il naturale processo di emancipazione dalla famiglia d’origine. Più è alta la conflittualità con la propria famiglia d’origine, maggiore sarà l’influenza dei conflitti irrisolti nelle proprie scelte genitoriali. Non di rado, nel tentativo di distinguersi dai propri genitori, si rischia di perdere la propria spontaneità nel rapporto con i propri figli.

Quando, invece, si diventa genitori dopo aver perso i propri, ci si trova di fronte a un vuoto, una mancanza. Può capitare di chiedersi: “Chissà com’ero io? Dormivo la notte? Cosa mi piaceva? A quanti mesi ho iniziato a camminare?” E così via…

In un momento di ridefinizione della propria identità mancano i punti di riferimento che sono stati fondamentali a suo tempo e che hanno assistito alle nostre tappe di sviluppo. Non ricevere risposte a queste domande può generare tristezza e insicurezza. Si può ricorrere a foto o a racconti di altre persone a noi vicine per ricostruire lo sfondo delle nostre radici che aiuta a sostenere il fiorire di nuove esperienze di crescita.