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Quanto ci importa del futuro?

Di Rocco Chizzoniti, Psicologo-psicoterapeuta PLP

Da tempo tiene banco la questione climatica e non solo, per quanto riguarda la nostra capacità di tutelare pianeta e risorse. I professionisti lo sanno bene: occorre coltivare il proprio orticello, innaffiandolo con cura, per poter vedere garanzie e risultati concreti.

Ma cosa c’entra questo con il clima?

Si tratta sempre di futuro. Siamo più orientati al qui ed ora, il che non avrebbe nulla di sbagliato se non fosse che il qui ed ora getta le basi proprio per il futuro.

Se oggi coltiviamo la nostra clientela lo facciamo per conservarla e per innescare anche una reputazione positiva della nostra professionalità, che porterà a sua volta nuova clientela.

La tutela dell’ambiente o di buone prassi di cura delle risorse comuni, o della nostra salute, dovrebbe seguire la stessa logica.

Si badi bene: non si tratta di essere ecologisti, ambientalisti o meno, ma si tratta semplicemente di essere coerenti ad ogni livello.

Perché ci importa del futuro solo al nostro livello più intimo e personale (e non sempre!) e non a livello più alto e comune?

Quello del clima è solo un esempio fra mille preso in questo spazio giusto per capire come funzioniamo nella società.

Qualche anno fa un film molto originale, chiamato Downsizing, esplorava la questione climatica portando in una scena una valutazione assolutamente incredibile quanto plausibile.

Nel film, fantascientifico, alcune persone decidevano di ridursi fisicamente per impattare meno sull’ambiente, in un’altra scena altre persone concertavano di rinchiudersi in una montagna per attendere l’estinzione dell’umanità, ritornando alla luce in seguito per ripopolare il pianeta.

A questo punto uno dei protagonisti dice ad un altro sostanzialmente “Cosa ti importa di entrare nella montagna? Tanto passeranno ancora secoli finché la Terra muoia e tu non vedrai mai nessuno di quegli effetti, puoi goderti la vita comunque e in pieno adesso e qui!”.

Ecco, siamo arrivati al punto: non ci importa del futuro finché non ne tastiamo le conseguenze?

Un po’ come chi smette di fumare solo quando sperimenta qualche problema fisico.

Come professionisti siamo portati a valutare molto bene il presente in vista del futuro, all’interno del nostro orticello lavorativo.

Tuttavia forse un po’ a tutti manca di farlo in tante altre sfere della nostra vita, dalla salute, anche psicologica, al mondo in cui viviamo e condividiamo.