PLP

Quanto dipendiamo dagli altri?

Nuovo appuntamento con la rubrica Spazio Psicologico in collaborazione con l'associazione Psicologi Liberi Professionisti

Rocco Chizzoniti
Psicologo-psicoterapeuta, membro del CEN PLP

In una lezione all’Università un Professore di Psicologia disse una volta: “La verità è che l’uomo ha una paura fottuta di dipendere dagli altri!”. Quanto c’è di vero? Quanto ci possiamo rispecchiare in questa affermazione?

Nasciamo sicuramente in uno stato di dipendenza, è innegabile. Non potremmo mai auto-accudirci in quella fase (e nei successivi anni) tanto che quella stessa relazione con i genitori accudenti potrà determinare uno sviluppo sano o meno di ogni persona. Pertanto la dipendenza fa parte di noi? Ci sono aspetti positivi oltre che negativi?

Come per qualsiasi cosa il problema è l’eccesso, i latini dicevano non a caso che la virtù sta nel mezzo. In un mondo permeato e potenziato dalle azioni virtuali si sono innescati nuovi meccanismi di dipendenza. Dal gioco on line ai social. Tuttavia nel mondo reale resistono le dipendenze “tradizionali”, ad esempio da sostanza (come anche una normale sigaretta), oppure quelle meno chiacchierate ma ugualmente diffuse, ossia le dipendenze affettive. Ritorniamo così al quesito iniziale: quando dipendiamo dagli altri? Dipendiamo alla nascita e capita di dipendervi anche dopo, nell’età adulta. Non è un problema di poco conto, è una questione anche culturale che determina l’humus di una società così per come la conosciamo.

Le dipendenze affettive sono spesso il frutto di bassa autostima e di una educazione improntata al completamento di se stessi solamente in coppia. O in casi più estremi l’esigenza di sentirsi qualcuno solo al fianco di una persona stimata e di valore. Immaginiamo tutto questo proiettato oggi nel mondo dei social. Immaginiamo quante persone vivano una vita virtuale diversa rispetto a quella quotidiana nel mondo fisico. Tutto perché siamo animali sociali e viviamo in un contesto di vita sociale, nel quale relazioni e interazioni creano e nutrono la nostra identità. La nostra identità è uno stato su Facebook, una foto su Instagram, un ballo su Tik Tok. La nostra identità ha per di più un valore misurabile: quanti like e condivisioni ottiene. Ecco che si determina di conseguenza la stima del nostro valore, della nostra autostima e di quanto dipendiamo dagli altri, con o senza dipendenza affettiva.