Rinvio ddl malattia professionisti, ANC: Decisione irresponsabile

L’iter di approvazione del disegno di legge sulla malattia e infortuni del professionista da parte del Senato rischia inspiegabilmente di subire una battuta d’arresto. La nota dell’Associazione Nazionale Commercialisti “L’iter di approvazione del disegno di legge sulla malattia e infortuni del professionista da parte del Senato rischia inspiegabilmente di subire una battuta d’arresto e si
L’iter di approvazione del disegno di legge sulla malattia e infortuni del professionista da parte del Senato rischia inspiegabilmente di subire una battuta d’arresto. La nota dell’Associazione Nazionale Commercialisti

“L’iter di approvazione del disegno di legge sulla malattia e infortuni del professionista da parte del Senato rischia inspiegabilmente di subire una battuta d’arresto e si tratterebbe di una scelta gravemente irresponsabile, uno schiaffo a tutti i professionisti del nostro Paese, in spregio anche ad una situazione di emergenza sanitaria mai vissuta prima”. 

 

Non usa giri di parole il Presidente dell’Associazione Nazionale Commercialisti, Marco Cuchel, per definire la decisione che la Commissione Giustizia al Senato, i cui lavori sul testo riprendono oggi,  potrebbe assumere: non concedere la procedura deliberante con la conseguenza inevitabile di vedere allungarsi i tempi dell’approvazione del ddl fino ad oltre la metà di gennaio. Questo almeno è il rischio stando ad alcune dichiarazioni di esponenti della maggioranza.

 

Il provvedimento sul differimento delle scadenze per il professionista che si ammala o subisce infortunio ha potuto proseguire celermente il suo iter beneficiando della deroga concessa dalla presidente del Senato, Elisabetta Alberti Casellati, la quale ha evidentemente ritenuto di considerare il ddl e i suoi effetti nel quadro dell’attuale emergenza sanitaria. 

 

È assurdo – prosegue Cuchelche un provvedimento, atteso da un tempo infinito, rischi nuovamente di essere congelato e insieme a lui le speranze di tutti i professionisti. Non c’è più tempo: il diritto dei professionisti italiani alla salute, al pari di tutti gli altri cittadini e lavoratori, deve essere garantito, ed è per questo che chiediamo alla Commissione Giustizia di riconoscere al ddl la procedura deliberante e permetterne così l’approvazione definitiva in tempi rapidi”.