Buste paga più pesanti negli studi professionali del Piemonte

Confprofessioni Piemonte e le organizzazioni sindacali hanno sottoscritto l’accordo per la detassazione al 10% sulle somme legate a incrementi di produttività. Cavrenghi: «Premio anche sotto forma di welfare» Buste paga più pesanti negli studi professionali piemontesi. Confprofessioni Piemonte e le organizzazioni sindacali del settore, hanno siglato lo scorso 13 gennaio l’intesa territoriale sulla detassazione dei premi
Confprofessioni Piemonte e le organizzazioni sindacali hanno sottoscritto l’accordo per la detassazione al 10% sulle somme legate a incrementi di produttività. Cavrenghi: «Premio anche sotto forma di welfare»

Buste paga più pesanti negli studi professionali piemontesi. Confprofessioni Piemonte e le organizzazioni sindacali del settore, hanno siglato lo scorso 13 gennaio l’intesa territoriale sulla detassazione dei premi di produttività, recependo l’accordo quadro nazionale sottoscritto lo scorso 6 dicembre, che consente l’applicazione di un’imposta agevolata del 10% sulle somme legate a incrementi di produttività.

 

 

«L’accordo consente agli studi professionali del Piemonte di applicare l’imposta sostitutiva alle somme erogate ai dipendenti a partire dal 1° gennaio 2016 fino al 31 dicembre 2018» commenta il presidente di Confprofessioni Piemonte, Walter Cavrenghi.

 

L’agevolazione fiscale per l’anno 2016 si applica ai lavoratori degli studi professionali che abbiano percepito nell’anno precedente un reddito da lavoro dipendente fino a 50 mila euro. La norma prevede una imposta sostitutiva dell’Irpef con aliquota pari al 10% applicabile agli importi dei premi di risultato erogati a seguito del raggiungimento di un effettivo miglioramento dell’indicatore o degli indicatori previsti dal decreto interministeriale del 25 marzo 2016, entro il limite di importo complessivo di 2.000 euro lordi, ovvero di 2.500 euro per le strutture che coinvolgano pariteticamente i lavoratori nell’organizzazione del lavoro.

 

«I datori di lavoro professionisti dovranno declinare l’accordo comunicando ai propri dipendenti e alle parti firmatarie dell’accordo territoriale gli obiettivi, gli indici, il periodo di riferimento, i criteri di misurazione e le modalità di corresponsione del suddetto premio, secondo quanto previsto dall’accordo stesso e dalla norma di legge» aggiunge Cavrenghi. «In un momento di difficoltà economica  per i  liberi professionisti» conclude «il raggiungimento di questo accordo appare come uno spiraglio di fiducia. Per la prima volta si può erogare il premio con strumenti del welfare e ciò porterà ulteriori benefici».