Confprofessioni Lazio, Andrea Dili riconfermato presidente

Parlagreco eletto vicepresidente. Dili: «Avanti per sostenere gli investimenti e il lavoro dei professionisti» Il commercialista Andrea Dili è stato riconfermato all’unanimità presidente di Confprofessioni Lazio. Lo ha stabilito il Consiglio regionale della delegazione laziale, che raggruppa 20 associazioni professionali del territorio con oltre 175 mila professionisti, nominando il consulente del lavoro Andrea Parlagreco (Ancl)
Parlagreco eletto vicepresidente. Dili: «Avanti per sostenere gli investimenti e il lavoro dei professionisti»

Il commercialista Andrea Dili è stato riconfermato all’unanimità presidente di Confprofessioni Lazio. Lo ha stabilito il Consiglio regionale della delegazione laziale, che raggruppa 20 associazioni professionali del territorio con oltre 175 mila professionisti, nominando il consulente del lavoro Andrea Parlagreco (Ancl) nuovo vicepresidente della giunta laziale. Il Consiglio regionale, riunitosi lo scorso 26 settembre a Roma, ha poi provveduto alla nomina dei componenti della giunta regionale del Lazio, che resteranno in carica per il prossimo quadriennio.

 

Tra riconferme e volti nuovi la giunta laziale è composta dall’architetto Natalia Guidi (Inarsind); dal commercialista Marco Roberti (Adc); dall’avvocato Andrea Zanello (Anf); dal perito industriale Domenico Di Mambro (Antec); dal notaio Giacomo Spagnuolo (Federnotai); dal medico Alessandro Di Russo (Fimmg); dall’archeologa Aglaia Piergentili Margani (Ana), dal dentista Giuliano Ferrara (Andi) e dalla psicologa Elisa Mulone (Plp). Revisore legale è stata nominata Anna Chiara Forte.

 

«Ci attende un intenso lavoro per riaffermare il ruolo propulsivo dei professionisti nella società e nell’economia della Regione», ha commentato Dili ringraziando il Consiglio regionale per la rinnovata fiducia. «Negli ultimi quattro anni abbiamo portato avanti importanti battaglie che hanno portato a risultati eclatanti per i professionisti e per i lavoratori autonomi della Regione: basterà ricordare lo Statuto del lavoro autonomo, l’accesso ai fondi strutturali ed europei e la legge regionale sull’equo compenso. Il serrato dialogo con le istituzioni del territorio ci ha infatti permesso di entrare a far parte della Consulta regionale dei lavoratori autonomi e di diventare parte sociale ai tavoli dell Regione».

 

«Due tappe fondamentali per portare le competenze dei professionisti sui tavoli di confronto, ma anche per consentire ai professionisti laziali di usufruire delle misure e degli incentivi messi in campo dalla Regione per stimolare la crescita delle attività economiche e sociali sul nostro Territorio», ha aggiunto Dili. «La rotta è segnata, adesso abbiamo di fronte nuove sfide e nuovi obiettivi e uno dei principali traguardi da raggiungere sarà sostenere investimenti e lavoro negli studi professionali della nostra Regione».