Confprofessioni: Riportare i professionisti al centro della politica

La delegazione marchigiana promuove un ciclo di incontri con i candidati alle prossime elezioni Lavoro, crescita ed equità per l’Italia, per riportare i professionisti al centro della politica nella prossima legislatura. E’ con questo obiettivo che Confprofessioni Marche, su iniziativa della Confederazione nazionale e insieme alle altre delegazioni regionali, sta promuovendo, da qui al 4
La delegazione marchigiana promuove un ciclo di incontri con i candidati alle prossime elezioni

Lavoro, crescita ed equità per l’Italia, per riportare i professionisti al centro della politica nella prossima legislatura. E’ con questo obiettivo che Confprofessioni Marche, su iniziativa della Confederazione nazionale e insieme alle altre delegazioni regionali, sta promuovendo, da qui al 4 marzo, una serie di appuntamenti con i candidati alle elezioni per sottoporre ai futuri parlamentari la propria agenda politica. Importanti occasioni di confronto, ad Ancona e Pesaro,  per ribadire il ruolo cruciale delle professioni nella produttività della Regione e del Paese, ascoltare e valutare le misure e le iniziative previste nei programmi elettorali, a partire dalle priorità definite da Confprofessioni: fisco più equo; rapporto con la P.A. all’insegna della semplificazione e della sburocratizzazione delle procedure; sostegno all’economia reale e alla protezione dell’ambiente e del paesaggio; rilancio dell’occupazione, con particolare attenzione a quella giovanile; crescita ed equità per il lavoro libero professionale.

 

“Questo ciclo di incontri con i candidati non intende fornire indirizzi di voto ai nostri associati,– ha affermato il vicepresidente di Confprofessioni Marche Sergio Cascia –, bensì comprendere le proposte elettorali del più ampio numero di schieramenti disponibili ad ascoltarci e a confrontarsi con noi. Il nostro obiettivo è far sì che la politica tenga nella giusta considerazione il mondo delle professioni, su temi come welfare, equo compenso, semplificazione normativa e fiscale, valorizzando il fondamentale contributo che i liberi professionisti apportano alla crescita dell’economia italiana”.

 

Le Marche sono al terzo posto in Italia per aumento del numero di professionisti: fanno registrare un incremento del 25% negli ultimi dieci anni, simile a quello di grandi regioni come Lazio, Lombardia ed Emilia Romagna. Il Pil pro capite (intorno ai 26.000 euro), tuttavia, è ancora sotto la media nazionale (circa 27.700 euro). Ad una crescita “quantitativa” numerica, insomma, non corrisponde una “qualitativa” di reddito: ed è anche su questo dato, emblematico, che i futuri parlamentari marchigiani sono chiamati a riflettere.