Contributi regionali liberi professionisti, al via la seconda finestra 2018

Dopo i risultati positivi della prima sessione, la regione Emilia Romagna apre una seconda finestra straordinaria di finanziamenti. Pungetti: «Soddisfatti, ma decisiva sarà l’attivazione delle reti tra professionisti» Continua l’impegno della Regione Emilia Romagna a supporto dei liberi professionisti. A partire dall’11 settembre, infatti, verrà riaperto il bando regionale 2018 per l’innovazione delle attività libero
Dopo i risultati positivi della prima sessione, la regione Emilia Romagna apre una seconda finestra straordinaria di finanziamenti. Pungetti: «Soddisfatti, ma decisiva sarà l’attivazione delle reti tra professionisti»

Continua l’impegno della Regione Emilia Romagna a supporto dei liberi professionisti. A partire dall’11 settembre, infatti, verrà riaperto il bando regionale 2018 per l’innovazione delle attività libero professionali con una seconda finestra straordinaria valida fino al 28 settembre 2018.

«Considerati i riscontri positivi – fanno sapere da Viale Aldo Moro – rilevati per l’Azione 3.5.2 del Por Fesr 2014/2020, finalizzata a creare opportunità di sviluppo, consolidamento, qualificazione e valorizzazione delle attività libero professionali, attraverso investimenti in nuove tecnologie, in infrastrutture informatiche/digitali, innovazioni di processo, si procede alla riapertura dei termini per l’inoltro delle domande di contributo». Queste dovranno essere compilate esclusivamente per via telematica, tramite l’applicazione web SFINGE 2020, le cui modalità di accesso e di utilizzo saranno rese disponibili sul sito internet regionale http://fesr.regione.emilia-romagna.it e potranno essere inviate dalle ore 10.00 dell’11 settembre 2018 alle ore 17.00 del 28. Potranno presentare domanda liberi professionisti operanti in forma singola, associata o societaria. Gli interventi riferibili a queste dovranno essere conclusi entro il 31 dicembre 2018 e le relative spese dovranno essere fatturate e pagate nel periodo compreso tra la data di presentazione della domanda e il 31 dicembre 2018.

 

I primi dati disponibili riguardanti la prima tranche del bando raccontano di un totale di investimenti complessivi attivati pari a € 6.833.196,25, e confermano la tendenza di crescita del 2017. Medici e odontoiatri, ingegneri, commercialisti e geometri, le categorie che hanno saputo meglio interpretare le direttive del bando, aggiudicandosi complessivamente il 61% dei fondi disponibili. Secondo i primi numeri elaborati dalla Regione E.R., nella prima finestra 2018 del bando le domande presentate da professionisti che operano in forma singola risulterebbero il 70,50% del totale, con il restante 29,50% ad appannaggio di aggregazioni di professionisti. Dall’acquisto di attrezzature, infrastrutture informatiche, tecnologiche, digitali finalizzate alla realizzazione a titolo esemplificativo di piattaforme, siti web, al miglioramento della connettività di rete, alla digitalizzazione, i parametri di riferimento per l’approvazione dei progetti sono stati: informatizzazione, internazionalizzazione, facilitazione dell’affiancamento delle attività professionali ai processi di efficientamento della PA.

 

«La Regione continua a investire sulle attività libero professionali, dando un segnale di grande attenzione a una fascia importante e molto rappresentativa dell’attuale mercato del lavoro – afferma Maria Pungetti, presidente di Confprofessioni E.R. e membro del Comitato Consultivo delle libere professioni istituito dalla Regione ER, proprio per individuare priorità e strumenti di sviluppo e valorizzazione del lavoro autonomo. Come parte sociale, ovviamente, siamo contenti di tali investimenti, ma il vero salto di qualità – continua la presidente di Confprofessioni E.R. – lo avremo quando riusciremo a mettere a punto e rendere efficienti le reti tra liberi professionisti. Soltanto quando tali strutture – conclude Pungetti – saranno definite e rese funzionali, anche rispetto alla collaborazione della pubblica amministrazione., potremmo avere un sistema del lavoro autonomo competitivo e al passo con le domande e le nuove sfide di un mercato del lavoro sempre più complesso ed esigente».