Elezioni,Ricciardi: “Dopo le parole servono i fatti”

Il presidente della Confederazione ha promosso in dibattito portando sul tavolo le problematiche dei liberi professionisti Un fisco più equo, semplificazione nei rapporti con la Pubblica Amministrazione, burocrazia più celere, sostegno all’economia reale, occupazione giovanile, crescita dei liberi professionisti che lavorano, protezione di ambiente e paesaggio ed equo compenso: Confprofessioni Molise ha messo sul tavolo
Il presidente della Confederazione ha promosso in dibattito portando sul tavolo le problematiche dei liberi professionisti

Un fisco più equo, semplificazione nei rapporti con la Pubblica Amministrazione, burocrazia più celere, sostegno all’economia reale, occupazione giovanile, crescita dei liberi professionisti che lavorano, protezione di ambiente e paesaggio ed equo compenso: Confprofessioni Molise ha messo sul tavolo le tematiche più sentite ed importanti per un confronto diretto con i candidati alle elezioni politiche del prossimo 4 marzo, con coloro che correranno per rappresentare la regione in Parlamento.

A raccogliere l’invito, nel pomeriggio di oggi, al Centrum Palace di Campobasso, Micaela Fanelli, in corsa per il Pd alla Camera, Nunzio Luciano per Forza Italia al Senato, Luigi Di Marzio per il Movimento 5 Stelle ed Enrico Colavita per il Pd sempre a palazzo Madama e Salvatore Colagiovanni per Civica Popolare – Lorenzin alla Camera.

 

“E’ da tempo che portiamo costantemente all’attenzione della politica, regionale e nazionale, tematiche e problematiche che riguardano i liberi professionisti – ha da subito ribadito il presidente di Confprofessioni Molise, Riccardo Ricciardi – Sarebbe opportuno un maggiore confronto con le istituzioni e con i rappresentanti di queste ultime”

 

Ad intervenire per prima l’esponente di centrosinistra Fanelli che ha portato l’attenzione sulla necessità di un migliore coordinamento e di più ampie condivisioni. “Quanto all’equo compenso – ha detto – è uno dei punti da rafforzare. La qualità va remunerata. Alcune riforme già messe in piedi vanno quindi portate avanti, anche per una riduzione della pressione fiscale”

 

“Negli anni – ha sottolineato Di Marzio – c’è stata una moltiplicazione delle libere professioni ed inevitabilmente queste figure si sono trasformate per via del libero mercato. Un libero mercato che appare oggi come una giungla e che andrebbe regolato. Per promuovere le libere professioni il Paese deve progredire e può farlo con una politica che promuova le buone idee e con un accesso ai capitali più semplice”

 

Ha parlato di imprenditori della conoscenza, Luciano. Lo sono i liberi professionisti che “con una classe dirigenziale inadeguata – ha rimarcato – rischiano la soppressione degli ordini e delle casse di riferimento. Condizione questa che sottrarrebbe allo stato più di 85 miliardi di risorse. I professionisti sono corpo intermedio del Paese e la loro crescita va vista in una ottica positiva. Vanno difesi e tutelati con azioni mirate e produttive”

 

“Servono regole da parte della politica per mantenere in piedi e difendere le categorie – ha aggiunto Colavita – Bisognerebbe però orientare meglio i giovani per evitare la formazione di figure non necessarie, valorizzando quei settori, anche innovati e tecnologici, di cui il territorio ha bisogno. Fondamentale il ruolo delle Università”

 

Infine le parole di Colagiovanni: “E’ fondamentale dare una cadenza a questi incontri, portando in Parlamento le esigenze dei professionisti. Che non sia un appuntamento sporadico legato solo al periodo elettorale. Spazio inoltre all’associazionismo e all’impegno per la sburocratizzazione. Circa i finanziamenti delle banche, gli istituti dovrebbero prestare maggiore attenzione al rientro delle risorse concesse”

 

Soddisfatto del dibattito il presidente di Confprofessioni Molise, Ricciardi, che ha concluso l’incontro con una considerazione ben precisa: “bisogna passare dalle parole ai fatti. Quelli giudicheremo”