Alluvione Emilia-Romagna, Regione e forze economiche e sociali firmano una dichiarazione congiunta

Il documento indica obiettivi e strumenti necessari per superare l’emergenza e impostare le condizioni per la ripartenza. Richiesto un Commissario alla ricostruzione. Il Patto per il Lavoro e per il Clima dovrà essere la sede di confronto sulle principali decisioni

Lo scorso 20 maggio, la Regione Emilia-Romagna e le associazioni di impresa, delle professioni, tra cui Confprofessioni Emilia-Romagna, degli istituti bancari, del terzo settore e le organizzazioni sindacali co-firmatarie del Patto per il Lavoro e per il Clima hanno sottoscritto una dichiarazione congiunta tra per la gestione dell’emergenza, l’assistenza alla popolazione, la ripresa economica e la ricostruzione del territorio emiliano-romagnolo colpito dall’alluvione. Il documento è stato successivamente presentato a Palazzo Chigi in occasione dell’incontro tra il governatore Bonaccini, le parti sociali dell’Emilia-Romagna e il Governo.

In via prioritaria è stata condivisa la necessità di una tempestiva nomina del Commissario straordinario per la ricostruzione in piena continuità con la gestione dell’emergenza ma anche la costituzione di un Comitato Istituzionale e di indirizzo e di una struttura tecnica dedicata, sulla base dell’esperienza maturata a seguito del terremoto del 2012. Il presidente Bonaccini ha emanato un’ordinanza per impostare la prima governance della gestione, in qualità di commissario per l’emergenza.

Nel documento è stato evidenziato come necessario anche l’accesso alle risorse del Fondo di solidarietà dell’Unione europea per sostenere le attività connesse all’erogazione dei servizi pubblici, ripristino delle infrastrutture, primi soccorsi alla popolazione colpita, oltre all’individuazione di misure di semplificazione amministrativa e procedurale per la ricostruzione.
Conclusa la fase di prima emergenza, andranno individuate insieme ai Comuni ulteriori azioni a loro supporto in merito ad esempio a sospensione mutui, deroghe a scadenze Pnrr, assegnazione di personale tecnico amministrativo.

È stata condivisa, quale obiettivo strategico, la necessità di definire un Piano per la ricostruzione e la messa in sicurezza del territorio. Superata la prima fase emergenziale ancora in atto e conclusa la rilevazione e la stima dei danni, secondo i firmatari occorrerà agire ricorrendo a nuovi strumenti di programmazione e pianificazioni, anche straordinari, realizzando un Piano per la ricostruzione, la manutenzione e la messa in sicurezza del territorio a contrasto del dissesto idrogeologico, con particolare riferimento alle frane e al reticolo idrografico.

Tra le richieste condivise quella della sospensione dei termini per gli adempimenti tributari e contributivi, così come quella  dei processi civili, penali, amministrativi e tributari, il rinvio delle udienze e la sospensione dei termini di comunicazione e notifica degli atti. Il blocco dei mutui, riconosciuto nelle scorse settimane per le aziende colpite dal maltempo di inizio maggio alle province di Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna e Forlì-Cesena, andrà ora esteso anche a Rimini. Proprio in queste ore, peraltro, la Regione ha provveduto a stilare un elenco completo dei centri più colpiti a cui assicurare queste misure di sospensione.

Sarà infine necessario mettere a disposizione dal sistema bancario regionale risorse per la liquidità immediata delle imprese, anche in raccordo con i consorzi fidi regionali. Viene chiesta la ripresa, anche in modalità a distanza, delle attività formative e, in raccordo con l’Ufficio Scolastico Regionale, quelle didattiche.

Sul versante delle infrastrutture stradali e ferroviarie, è stato richiesto di mettere in campo le risorse necessarie per garantire l’accessibilità al territorio, anche per la ripresa delle attività economiche.

Sul fronte della liquidità, viene sollecitata l’attivazione di un fondo di garanzia in favore delle micro, piccole e medie imprese ubicate nei territori colpiti dagli eventi calamitosi e che abbiano subito danni. Mentre, a favore dei lavoratori dovranno essere attivati gli strumenti ordinari di assistenza e gli ammortizzatori sociali necessari, con una misura specifica per i lavoratori avventizi impiegati in agricoltura, nonché per i lavoratori stagionali, indipendenti e autonomi.

Secondo i firmatari, dovrà essere definito un piano di ristori economici e stanziate adeguate risorse per il supporto a famiglie e imprese colpite dagli eventi calamitosi, così come la concessione di contributi per la riparazione, il ripristino e la ricostruzione degli immobili di edilizia abitativa, a uso produttivo e per servizi pubblici e privati.

Nel documento vengono richiesti contributi anche a favore della delocalizzazione temporanea delle attività danneggiate al fine di garantirne la continuità produttiva, ed anche a favore delle attività produttive, industriali, agricole, zootecniche, agroindustriali, commerciali, artigianali, turistiche, professionali e di servizi ivi comprese quelle relative agli enti non commerciali e alle organizzazioni, fondazioni o associazioni aventi sede o unità produttive nei comuni interessati dagli eventi calamitosi che abbiano subito gravi danni a beni mobili e scorte.

Vengono, infine, sollecitati contributi per i danni alle strutture adibite ad attività sociali, ricreative, sportive e religiose; e agli edifici di interesse storico-artistico.

DichiarazioneCongiuntaAlluvione_Maggio2023