Professionisti, al via il bando 2018 per l’innovazione

Due milioni di euro stanziati per innovazione tecnologica e internazionalizzazione. Domande fino al 26 giugno. Pungetti: “Importante strumento di sviluppo anche per la realizzazione di aggregazioni fra liberi professionisti” Al via il bando regionale 2018 per l’innovazione delle attività libero professionali. Dopo gli ottimi risultati conseguiti nel 2017, continua l’impegno della  Regione Emilia Romagna nella
Due milioni di euro stanziati per innovazione tecnologica e internazionalizzazione. Domande fino al 26 giugno. Pungetti: “Importante strumento di sviluppo anche per la realizzazione di aggregazioni fra liberi professionisti”

Al via il bando regionale 2018 per l’innovazione delle attività libero professionali. Dopo gli ottimi risultati conseguiti nel 2017, continua l’impegno della  Regione Emilia Romagna nella valorizzazione del lavoro autonomo, con una nuova sessione di finanziamenti  in favore delle professioni, sia ordinistiche che non regolamentate da un ordine professionale di riferimento. 

“Le libere professioni danno un contributo fondamentale alla competitività del tessuto economico regionale– commenta Palma Costi, assessore regionale alle Attività produttive della Regione Emilia Romagna–per questo prosegue il sostegno della Regione Emilia Romagna a questa categoria che va sostenuta in un percorso di crescita improntato all’innovazione costante, intesa come leva di maggiore competitività e crescita occupazionale”.

Stanziati 2 milioni di euro per il provvedimento, che sotto la spinta anche delle linee guida indicate dal JobsAct, è rivolto ai professionisti che svolgono la propria attività in Emilia Romagna e intende incentivare lo sviluppo e il riposizionamento delle attività libero professionali assecondando le mutazioni economiche, sociali, tecnologiche e telematiche in atto.

Le domande potranno essere presentate  tramite il portale web SFINGE 2020 dalle ore 10,00 del 22 maggio 2018 alle ore 17,00 del 26 giugno 2018 per progetti da realizzare entro il 31 dicembre 2018.

Informatizzazione, internazionalizzazione, facilitazione dell’affiancamento delle attività professionali ai processi di efficientamento della PA, i parametri di riferimento per l’approvazione dei progetti. Progetti che vedranno il finanziamento a fondo perduto del 40% del loro ammontare totale, 45% in caso di forte componente giovanile e femminile, rating di legalità, sede localizzata in area montana oppure nelle aree svantaggiate indicate dal bando, a cui potranno cumularsi eventuali agevolazioni per l’ottimizzazione energetica.

La capacità di coinvolgere più componenti professionali nell’ambito dei singoli progetti costituirà un altro importante elemento ai fini dell’accettazione della domanda. La valorizzazione delle aggregazioni quale leva strategica per la crescita competitiva dei professionisti e dei territori è, infatti, uno degli obiettivi principali del provvedimento, tanto che, a differenza del bando 2017, in questa nuova sessione sarà possibile inserire tra le voci finanziabili anche le spese per l’acquisizione di brevetti, licenze software, consulenze specializzate per la gestione delle applicazioni Ict e studi di fattibilità per aggregazioni professionali fino al 30% del totale, compresi i costi relativi ai manager di rete.

“Si tratta di un primo, concreto, passo verso il sostegno a nuove forme di aggregazione come  le reti tra professionisti” commenta la presidente di Confprofessioni Emilia Romagna, Maria Pungetti, membro del Comitato Consultivo delle libere professioni istituito dalla Regione ER per individuare priorità e strumenti di sviluppo e valorizzazione del lavoro autonomo. “Il lavoro della commissione, e l’obiettivo di più ampio respiro della Confederazione, – continua Pungetti – rimane teso a favorire la nascita di tali strutture aggregative, ma le difficoltà amministrative nel regolamentare e interpretare tali realtà, unite alla necessità di rispettare le tempistiche utili per beneficiare delle risorse economiche messe a disposizione dall’Europa, hanno portato ad accordare la priorità al bando, inserendo comunque al suo interno alcuni elementi che anticipano e favoriscono le reti”.

I progetti che verranno presi in considerazione dovranno comunque avere una dimensione minima di investimento ammesso pari a complessivi 15mila euro. L’importo massimo di contributo per ciascun progetto ammesso a finanziamento, invece, non potrà superare, neanche per effetto della maggiorazione, i 25mila euro. Il testo completo del bando 2018 è disponibile sul sito internet della Regione ER, all’interno della sessione Por Fers 2014 – 2020, sotto la voce Asse 3.

 

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