27 raccomandazioni su crescita, occupazione e finanze pubbliche

L’Ue esorta l’Italia ad attuare il risanamento finanziario con controlli e tetti di spesa vincolanti La Commissione europea ha adottato 27 serie di raccomandazioni specifiche per ogni Stato membro, per aiutarli a formulare le politiche economiche e sociali in modo da raggiungere gli obiettivi di crescita ed occupazione, stimolando in tal modo anche l’economia europea
L’Ue esorta l’Italia ad attuare il risanamento finanziario con controlli e tetti di spesa vincolanti

La Commissione europea ha adottato 27 serie di raccomandazioni specifiche per ogni Stato membro, per aiutarli a formulare le politiche economiche e sociali in modo da raggiungere gli obiettivi di crescita ed occupazione, stimolando in tal modo anche l’economia europea nel suo complesso. Si tratta di raccomandazioni mirate e misurabili che consentiranno all’UE di compiere progressi verso la realizzazione della strategia economia a lungo termine “Europa 2020”.

In base alle raccomandazioni appena emanate, la maggior parte degli Stati membri dovrà compiere maggiori e più ambiziosi sforzi di risanamento del bilancio e di aumento della partecipazione della forza lavoro, per contrastare la disoccupazione strutturale e per fare in modo che le retribuzioni riflettano la produttività.

Per l’adozione finale delle raccomandazioni, che si basano su un’approfondita analisi della situazione economica in ciascuno Stato membro, occorre ora l’approvazione da parte del Consiglio europeo del 23 e 24 giugno p.v.

Per quanto riguarda l’Italia, dall’analisi dei servizi della Commissione vi è la conferma che la nostra economia era caratterizzata da debolezze strutturali già molto prima dell’attuale crisi finanziaria ed economia e dato il livello molto elevato del debito pubblico, il perseguimento di un risanamento credibile e sostenibile e l’adozione di misure strutturali volte a potenziare la crescita sono priorità fondamentali per il nostro Paese. Anche il mercato del lavoro presenta alcune carenze strutturali ed il ruolo dell’apprendistato e della formazione professionale non è sottolineato in misura sufficiente.

Per il periodo 2011-2012, la Commissione quindi raccomanda al nostro Paese di adottare una serie di provvedimenti al fine di attuare il risanamento finanziario e di garantire la correzione del disavanzo eccessivo, introducendo tetti di spesa vincolanti e migliorando il controllo di tutti i sottosettori pubblici. Per quanto riguarda il mercato del lavoro occorre adottare delle misure volte a combattere la sua segmentazione, rivedendo aspetti specifici della legislazione a tutela dell’occupazione e garantendo che la crescita dei salari rifletta meglio l’evoluzione in termini di produttività e le condizioni a livello locale e di singole imprese. Infine, occorre introdurre misure per aprire il settore dei servizi ad una concorrenza più intensa, in particolare nell’ambito dei servizi professionali.

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