Entro il 2020 la fatturazione elettronica (cd. e-invoicing) diventerà la modalità di fatturazione prevalente in Europa, questo secondo le intenzioni della Commissione europea, che nella comunicazione presentata nei primi giorni di dicembre , "Raccogliere i benefici della fatturazione elettronica per l’Europa", individua una serie di iniziative concrete per facilitare l’adozione delle fatture elettroniche nei 27 Stati membri.
Per il vicepresidente Antonio Tajani, il passaggio alla fatturazione elettronica consentirà alle imprese di beneficiare di tempi di pagamento più brevi e di sostenere minori spese di stampa e postali, inoltre, cosa ben più importante, sarà più semplice l’integrazione delle procedure commerciali dall’acquisto al pagamento. I vantaggi non saranno soltanto per le imprese, ma anche per il settore pubblico ed i consumatori, il tutto pienamente in linea con la strategia Europa 2020 e con l’Agenda digitale per l’Europa. Rispetto alle fatture su carta, quelle elettroniche possono creare dei vantaggi sostanziali per tutte le parti, un dato su tutti: in sei anni il risparmio a livello europeo si aggirerebbe sui 240 miliardi di euro.
Per poter godere pienamente dei frutti della nuova fatturazione, saranno necessari ulteriori sforzi da parte della Commissione, che dovrà rimuovere una serie di ostacoli – dalle ambiguità tecniche ai diversi vincoli operativi – garantendo al contempo un quadro giuridico coerente e promuovendo uno standard comune di fatturazione elettronica. All’uopo sono previste la revisione della direttiva sulla firma elettronica, lo sviluppo di un codice di pratiche con terminologia e ruoli ben definiti e di linee guida di attuazione per un modello di fattura "cross-industry".
Per facilitare il monitoraggio e l’attuazione della fatturazione elettronica, la Commissione ha invitato gli Stati membri a istituire entro giugno 2011 dei forum multilaterali di discussione, a questi si aggiungerà poi un forum di discussione a livello europeo.
La Commissione Ue accelera per rimuovere gli ultimi ostacoli. Previsti risparmi per 240 miliardi di euro
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