Brexit: nuovi fondi per mitigare l’impatto socioeconomico

L’UE mette a disposizione altri 5 miliardi per i Paesi e le realtà più colpite dall’uscita del Regno Unito

Cinque miliardi per i Paesi e le realtà più colpite dall’uscita del Regno Unito dall’Europa. La misura di finanziamento, proposta dal Comitato per lo Sviluppo Regionale, andrà a costituire uno strumento speciale al di fuori del massimale di bilancio pluriennale 2021-2027. Tale strumento prevede che le risorse vengano distribuite in tre quote: un prefinanziamento di 4 miliardi divisi in due rate da due miliardi nel 2021 e due nel 2022, mentre il 2025 vedrà il restante miliardo distribuito sulla base delle spese riportate alla Commissione.

Tra i paesi che maggiormente ne beneficeranno, troviamo Irlanda, Olanda, Francia, Germania e Belgio, tutti paesi che hanno avuto relazioni con il Regno Unito soprattutto per quanto riguarda il settore della pesca. Ai fini dell’allocazione delle risorse, infatti, vengono presi in considerazione criteri quali il commercio, i pescherecci e le regioni marittime che più hanno risentito della Brexit.

Ora non resta che aspettare che il Parlamento confermi la bozza nella plenaria di giugno, cosa che farà iniziare le consultazioni con il Consiglio con l’obiettivo di trovare un accordo generale con la presidenza portoghese nello stesso mese.

Pascal Arimont, membro del Partito Popolare Europeo, ha commentato: “dobbiamo assicurarci che l’Unione raggiunga i paesi, le regioni e le imprese che più hanno risentito della Brexit. Le aziende che già stanno soffrendo a causa della crisi dovuta alla pandemia da COVID-19 non dovrebbero pagare doppio a causa dell’uscita del Regno Unito.”

 

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