La presidente del CESE Christa Schweng ha aperto l’evento di giovedì 10 giugno comunicando che il Comitato si impegnerà a condurre iniziative in tutti gli Stati Membri per garantire un’equa rappresentanza, facendo riferimento alla risoluzione adottata dallo stesso Comitato durante la plenaria del 27 Aprile scorso.
A tal fine, la vicepresidente della Commissione Šuica ha fornito poi una panoramica degli strumenti principali della Conferenza, tra cui:
- Una piattaforma digitale multilingue che fungerà da ponte tra le organizzazioni della società civile e il pubblico;
- diversi incontri con i cittadini europei di varie nazionalità, in modo da bilanciare equamente le diversità tra Stati membri;
- varie plenarie attraverso cui i cittadini verranno a contatto con i rappresentati del CESE e CdR e della società civile, in modo da rendere più inclusivo il dibattito.
Questo lavoro di nuova narrativa per l’Europa è stato guidato da un gruppo di tre presidenti: Stefano Mallia, Oliver Röpke e Séamus Boland che hanno sottolineato l’importanza di agire tendendo ad una ripresa economica sostenibile, basata su nuove competenze con un livello di innovazione sempre più alto.
A tal proposito, Stefano Mallia del Gruppo dei datori di lavoro ha affermato: “La Conferenza sul futuro dell’Europa ci offre l’opportunità unica di dedicarci ad una discussione costruttiva e di focalizzarci su una visione comune, come hanno fatto le generazioni precedenti. Se vogliamo che l’UE garantisca prosperità e migliori il benessere delle nostre società, dobbiamo guardare indietro e cominciare dalle nostre fondamenta.”