È stata proposta il 31 giugno una revisione della raccomandazione (UE) 2020/1475 del Consiglio per un approccio coordinato alla limitazione della libertà di circolazione in risposta alla pandemia di COVID-19.
Alla luce del continuo miglioramento della curva epidemiologica in seguito alle campagne vaccinali, è stato intimato da parte della Commissione un graduale allentamento delle misure restrittive, soprattutto per coloro che dispongono del EU Green Pass, aggiornando i criteri comuni per l’individuazione delle aree a rischio ed introducendo misure coordinate di emergenza in caso di nuove varianti.
In particolare, è previsto che 14 giorni dopo il completamento del percorso vaccinale e se in possesso del certificato digitale UE vi è la possibilità di spostarsi liberamente in territorio europeo senza obbligo di quarantena o test. Inoltre, questa facoltà è estesa anche a coloro risultati positivi ad un test CPR trascorsi 180 giorni e, quindi, ufficialmente guariti.
Per chi è in possesso di un test valido può essere applicata l’esenzione dalla quarantena con la proposta di una durata di validità comune per i vari tipi di test.
Nel caso vi fosse un peggioramento della situazione epidemiologica o dovessero insorgere nuove varianti, resta la possibilità di reintrodurre le misure di contenimento per tutti, sia vaccinati che guariti.
È posta, infine, anche attenzione ai minori, che possono fare a meno di sottoporsi alla quarantena se in viaggio con i genitori vaccinati.
Si può percepire la forte intenzione a trovare delle soluzioni nel minor tempo possibile nelle parole di Stella Kyriakides, Commissaria per la Salute e la sicurezza alimentare: “L’obiettivo è la riapertura sicura e coordinata delle società europee nelle prossime settimane. Via via che la vaccinazione procede sempre più rapida, si fa strada la certezza che si possa ripristinare gradualmente una libera circolazione senza limitazioni e in condizioni di sicurezza.”