Direttiva Servizi, audizione in Commissione

Newsletter desk europeo – Dall’Europarlamento l’invito a un approccio integrato tra servizi, qualifiche e mercato digitale I servizi sono una delle principali forze motrici dell’economia europea ed un mercato unico dei servizi più integrato ed efficiente è indispensabile per contribuire alla ripresa economica dell’Unione europea. Per tale ragione la commissione parlamentare per il mercato interno
Newsletter desk europeo – Dall’Europarlamento l’invito a un approccio integrato tra servizi, qualifiche e mercato digitale

I servizi sono una delle principali forze motrici dell’economia europea ed un mercato unico dei servizi più integrato ed efficiente è indispensabile per contribuire alla ripresa economica dell’Unione europea. Per tale ragione la commissione parlamentare per il mercato interno ha organizzato un’audizione pubblica lo scorso 20 febbraio per affrontare la questione.

In questi anni le istituzioni europee hanno lavorato per facilitare la libera circolazione dei servizi tra gli Stati membri. L’obiettivo della direttiva 2006/123/CE (altresì nota come direttiva Bolkestein) è stato quello di rimuovere le barriere transnazionali per agevolare una delle libertà fondamentali dell’UE, attraverso la libertà di stabilimento dei prestatori di servizi in altri Stati membri e la libertà di prestazione di servizi tra gli Stati stessi.

A diversi anni dalla sua adozione, permangono tuttavia una serie di restrizioni ed ostacoli che limitano lo sviluppo del mercato interno dei servizi. Infatti in quasi tutti gli Stati membri sono ancora in vigore legislazioni restrittive.

Il Parlamento europeo attraverso diverse risoluzioni sull’implementazione della direttiva Servizi chiede che gli Stati membri si impegnino a rendere le legislazioni interne pienamente conformi alla normativa europea, per liberare il potenziale di crescita del settore; si stima che nei prossimi 5-10 anni si potrebbe guadagnare il 2,6% del PIL.

Le riforme che dovranno essere attuate a livello nazionale sono interconnesse con quelle che si stanno delineando in ambito europeo e necessariamente coinvolgono altri ambiti. Pertanto gli europarlamentari chiedono un approccio integrato tra mercato dei servizi, riconoscimento delle qualifiche professionali, distacco dei lavoratori e mercato digitale.

Il settore dei servizi costituisce un fattore significativo per la crescita dell’UE, in quanto rappresenta più del 65% del PIL e dell’occupazione nell’Unione ed è tra le priorità della presidenza irlandese del Consiglio.

 

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