EPPO: nuovo capitolo sulla lotta alle frodi in UE

Iniziano i lavori del nuovo organismo contro i reati fiscali che favorirà la cooperazione tra gli Stati Membri

Via libera alle attività dell’Ufficio del Pubblico Ministero Europeo (EPPO), il primo servizio di perseguimento alle frodi a livello sovranazionale che aiuterà a proteggere i fondi dei contribuenti europei e a contrastare crimini come riciclaggio di denaro, corruzione e frode transfrontaliera dell’IVA.

In particolare, l’EPPO è composto da diversi procuratori delegati europei, esperti del sistema giudiziario del proprio paese, che incorporano le conoscenze nazionali e che condurranno le investigazioni sul campo. Essi lavoreranno sotto la direzione di un ufficio centrale sito in Lussemburgo.

A livello nazionale, le autorità competenti come, ad esempio, le forze di polizia o la guardia di finanza, andranno a collaborare con i procuratori nelle attività giornaliere mentre, per quanto riguarda le attività transfrontaliere, vi sarà una collaborazione tra Stati Membri sulla base del regolamento UE 2017/1939 relativo all’attuazione di una cooperazione rafforzata sull’istituzione della Procura europea.

Tutto ciò si traduce in un approccio coordinato tra diversi attori, con un organismo completamente indipendente sia dalle istituzioni europee che dagli Stati Membri, cosa che dovrebbe rafforzare il coordinamento e l’operazione congiunta anche perché, sebbene indipendente, la Commissione resta responsabile della gestione del budget europeo.

Inoltre, l’OLAF (Ufficio Europeo per la lotta Antifrode) sarà un partner privilegiato dell’EPPO grazie alla sua esperienza nella lotta contro le frodi e ciascuno potrà contare sul supporto dell’altro in svariate occasioni.

L’EPPO ha altresì firmato accordi operativi sia con Eurojust e Europol che vanno a regolarne la cooperazione, soprattutto nei casi in cui siano coinvolti Stati Membri che per il momento non partecipano a questa cooperazione rafforzata, come Danimarca, Irlanda, Ungheria e Polonia.

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