I telegrammi del Ceplis

Direttiva qualifiche, vertice tra il Presidente del Ceplis ed il Presidente del CESE In occasione della conferenza organizzata lo scorso 27 febbraio a Strasburgo dal Conseil Economique, Social et Environmental Régional d’Alsace dal titolo “Economia, società, territori: prepararsi al futuro”, il Presidente del Consiglio europeo delle professioni liberali, il francese Jacques Reignault, ha incontrato il
Direttiva qualifiche, vertice tra il Presidente del Ceplis ed il Presidente del CESE

In occasione della conferenza organizzata lo scorso 27 febbraio a Strasburgo dal Conseil Economique, Social et Environmental Régional d’Alsace dal titolo “Economia, società, territori: prepararsi al futuro”, il Presidente del Consiglio europeo delle professioni liberali, il francese Jacques Reignault, ha incontrato il Presidente del Comitato Economico e Sociale Europeo, lo svedese Staffan Nilsson. Il Presidente del Ceplis ha avuto modo di illustrare la posizione dei liberi professionisti europei riguardo la proposta legislativa presentata dalla Commissione europea sulla revisione della Direttiva del 2005 per il riconoscimento delle qualifiche professionali, sottolineando in modo particolare alcuni aspetti del testo, tra i quali la carta professionale europea e la formazione professionale continua. Il Presidente del Comitato Economico e Sociale Europeo nel riconoscere il ruolo fondamentale svolto dal Ceplis in qualità di rappresentante delle istanze dei liberi professionisti europei ha espresso il desiderio di avere un ulteriore incontro con la delegazione del Ceplis presso gli uffici di Bruxelles, per poter approfondire la discussione e parlare anche delle sfide economiche per la crescita e la coesione sociale. Da parte sua il Presidente Reignault ha inviato il Dott. Nilsson alla prossima Assemblea Generale del Ceplis che si terrà a maggio a Malta, durante la quale il Presidente di Confprofessioni Dott. Gaetano Stella verrà insignito di un riconoscimento per il suo impegno a favore della crescita della rappresentanza dei liberi professionisti in Italia.

Libro Bianco dell’UE per pensioni adeguate, sicure e sostenibili

A fronte del crescente fenomeno dell’invecchiamento e della contrazione della popolazione lavorativa, la Commissione europea è intervenuta sulla questione delle pensioni pubblicando il Libro bianco per pensioni adeguate, sicure e sostenibili, dove esamina il modo in cui l’UE e gli Stati membri possono intervenire per affrontare le principali sfide che stanno attraversando i sistemi pensionistici nazionali. Mentre nel 2008 vi erano quattro persone in età lavorativa per ogni cittadino dell’Unione di 65 anni o più, entro il 2060 tale proporzione si ridurrà a due contro uno; per tali ragioni l’esecutivo europeo ha deciso di affrontare la questione al fine di: mantenere le finanze pubbliche sostenibili, mantenere adeguati i livelli delle pensioni e aumentare la partecipazione nel mercato del lavoro di donne ed anziani. Il documento è il risultato di un’ampia consultazione pubblicata conclusasi di recente ed è pienamente in linea con l’Analisi annuale della crescita 2012.

I sistemi pensionistici sono per l’essenziale di competenza degli Stati membri, ma le misure a livello europeo avranno l’obiettivo di sostenere ed integrare le riforme nazionali dei sistemi pensionistici. Sono previste azioni al fine di raggiungere un migliore equilibrio tra la vita lavorativa e la vita da pensionati, assicurare che le persone che si trasferiscono in un altro paese possano mantenere i loro diritti pensionistici, sviluppare sistemi privati complementari, potenziare la sicurezza dei sistemi pensionistici integrativi, incoraggiare gli Stati membri a promuovere vite lavorative più lunghe in linea con la speranza di vita.

Consulta il Libro Bianco

Accordo anticontraffazione, la Commissione europea investe la Corte di Giustizia

L’ACTA, l’accordo commerciale anticontraffazione, firmato dalla Commissione europea lo scorso 26 gennaio a Tokyo sta provocando forti reazioni. Durante un’audizione organizzata dal Parlamento europeo, il Commissario al commercio ha annunciato l’intenzione di ricorrere alla Corte di Giustizia dell’UE; si tratta di una decisione presa a seguito delle forti pressioni subite sia da parte delle altre istituzioni che, soprattutto, da parte della società civile, la quale teme che tale accordo possa costituire una minaccia alle libertà civili ed all’accesso ai farmaci generici, vi è infatti una disposizione piuttosto controversa sul divieto di commercio di alcuni medicinali generici, considerati contraffatti e di cattiva qualità.

L’ACTA è stato concluso da 30 Paesi nel mondo: UE, USA, Canada, Australia, Giappone, Messico, Marocco, Nuova Zelanda, Singapore, Sud Corea e Svizzera. Tuttavia, occorre precisare che all’interno dell’Unione alcuni Stati membri non l’hanno firmato; si tratta di Cipro, Estonia, Slovacchia, Germania, Paesi Bassi.

Attualmente l’accordo è sospeso, in quanto senza l’approvazione da parte del Parlamento europeo esso non potrà entrare in vigore. È bene sottolineare che tale accordo prevede solamente il rafforzamento della protezione dei diritti di proprietà intellettuale a livello internazionale. Non entra, quindi nel merito della definizione di tali diritti, ma ha come obiettivo far garantire il loro rispetto intervenendo sui mezzi ed i meccanismi di protezione tra i Paesi firmatari.

 

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