L’Ue polo di ricerca mondiale

I dati della Conferenza sull’innovazione sanitaria. Piu’ lavoro per vincere le sfide delle malattie Frutto della cooperazione tra la Direzione Generale (DG) Ricerca, la DG Salute e la DG Impresa, la Conferenza sull’innovazione sanitaria, organizzata dalla Commissione europea il 30 e 31 marzo scorsi a Bruxelles, ha meritato le attenzioni dei servizi della Commissione. Secondo
I dati della Conferenza sull’innovazione sanitaria. Piu’ lavoro per vincere le sfide delle malattie

Frutto della cooperazione tra la Direzione Generale (DG) Ricerca, la DG Salute e la DG Impresa, la Conferenza sull’innovazione sanitaria, organizzata dalla Commissione europea il 30 e 31 marzo scorsi a Bruxelles, ha meritato le attenzioni dei servizi della Commissione.

Secondo quanto emerso dalla Conferenza, circa un decimo del Pil dell’Unione viene assorbito dall’assistenza sanitaria e il dato tenderà a crescere nei prossimi anni per effetto dell’invecchiamento della popolazione. Inoltre, il comparto occupa più del 7% della popolazione attiva, contribuendo, quindi, in maniera non secondaria all’economia dell’Ue. Numeri rilevanti che hanno spinto l’esecutivo europeo ha chiamare a raccolta tutti i principali stakeholders per fare il punto sulla situazione dei fondi europei, sull’innovazione, sull’accesso al credito e sugli altri aspetti regolamentari. L’obiettivo finale è quello di raggiungere l’ottimizzazione delle cure e la promozione di strumenti di prevenzione e diagnosi. Tra i numerosi progetti finanziati in questi anni dall’Unione spiccano i programmi rivolti al miglioramento dei servizi sanitari nazionali per prepararli alle nuove sfide. Concetti come eHealth, telemedicine e cure personalizzate sono state il leitmotiv della due giorni, considerati in grado di ridurre notevolmente i costi e di offrire cure migliori.

All’appuntamento hanno preso parte parlamentari, rappresentanti delle istituzioni europee e degli Stati membri, medici, ricercatori, scienziati, ma anche rappresentanti del mondo imprenditoriale e professionale, tra questi il Desk europeo di Confprofessioni. E tutti hanno espresso positivi apprezzamenti per il 7° Programma Quadro che, con un budget di oltre 6 miliari di euro per un periodo che va dal 2007 al 2013, ha consentito e consente tuttora di finanziare progetti nel campo della ricerca e dell’innovazione. Tuttavia, per l’ottavo programma sono previste già delle modifiche all’insegna della semplificazione e della trasparenza. Perché l’obiettivo dichiarato della Commissione è fare dell’Europa un polo di ricerca di primo piano, in grado di creare posti di lavoro qualificati e di vincere sfide importanti per quanto riguarda soprattutto le malattie autoimmuni e neurodegenerative.

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