Le qualifiche professionali viste da Berlino

Il summit della Confederazione interprofessionale tedesca sul futuro delle professioni liberali. La Bundesverband der Freien Berufe – BFB, la Confederazione interprofessionale tedesca, ha organizzato in collaborazione con l’ordine dei medici e dei dentisti tedeschi, un incontro per parlare del futuro delle professioni liberali. Alla presenza di numerosi europarlamentari tedeschi e diversi funzionari della Commissione europea,
Il summit della Confederazione interprofessionale tedesca sul futuro delle professioni liberali.

La Bundesverband der Freien Berufe – BFB, la Confederazione interprofessionale tedesca, ha organizzato in collaborazione con l’ordine dei medici e dei dentisti tedeschi, un incontro per parlare del futuro delle professioni liberali.

Alla presenza di numerosi europarlamentari tedeschi e diversi funzionari della Commissione europea, i rappresentanti del mondo delle professioni di Germania ed Austria hanno dato vita ad un dibattito per affrontare la questione della revisione della Direttiva sulle Qualifiche professionali.

Nel corso dei due panel, gli oratori hanno sottolineato che proprio in tale contesto economico è necessario avviare una seria riflessione su uno dei comparti che più contribuisce ai bilanci nazionali e focalizzarsi, soprattutto, sul futuro del mercato unico, al fine di arginare il problema della mancanza di forza lavoro qualificata e dell’alto tasso di disoccupazione giovanile, tenendo anche in seria considerazione i cambiamenti demografici in atto in tutti gli Stati membri.

Partendo dal dato di fatto che l’UE è l’area geografica con la più bassa mobilità interna, secondo la Commissione europea la revisione della direttiva dovrà contribuire a stimolare il mercato interno e gli spostamenti dei cittadini europei, rendendo il processo di riconoscimento delle qualifiche più semplice, snello e trasparente. Sia per la Commissione europea che per la relatrice del Parlamento europeo la carta professionale potrà giocare un ruolo decisivo, in quanto strumento concreto in grado di intervenire sui tempi e sui costi del processo di riconoscimento. Altro elemento importante per il buon esito del processo è quello delle conoscenze linguistiche, che potrebbero essere valutate dalle autorità competenti dello Stato di origine.

L’importanza della Direttiva per il riconoscimento delle qualifiche professionali è stata più volte sottolineata dei rappresentanti delle istituzioni europee, in quanto considerata in grado di promuovere la crescita e la creazione di posti di lavoro. Si tratta di una delle priorità dell’agenda europea e sarà adottata per la fine dell’anno o al massimo agli inizi del 2013.

 

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