Parita’ di retribuzione per lavoro di pari valore

La giornata della Donna vista dal Parlamento Ue In occasione della Giornata internazionale della donna il Parlamento europeo ha organizzato una serie di eventi sul tema della parità di retribuzione per lavoro di pari valore. Secondo i dati pubblicati dalla Commissione europea le donne in Europa guadagnano il 16,4% in meno rispetto ai loro colleghi
La giornata della Donna vista dal Parlamento Ue

In occasione della Giornata internazionale della donna il Parlamento europeo ha organizzato una serie di eventi sul tema della parità di retribuzione per lavoro di pari valore. Secondo i dati pubblicati dalla Commissione europea le donne in Europa guadagnano il 16,4% in meno rispetto ai loro colleghi uomini. Sebbene la tendenza sia al ribasso rispetto agli anni precedenti, il divario retributivo è ancora troppo elevato, con notevoli variazioni nazionali: si passa dal 2% della Polonia al 27% dell’Estonia; in Italia si registra un 5,5%. Nonostante la maggiore affermazione delle donne in ambito scolastico e universitario, la parità di retribuzione è ancora lontana e questo dato riflette le asimmetrie esistenti nel mercato del lavoro che riguardano le opportunità di carriera e di formazione, ma anche i diritti pensionistici ed i sussidi di disoccupazione.

Il divario retributivo di genere è un fenomeno complesso, imputabile a numerosi fattori tra essi correlati ed intervenire per ridurlo implica affrontare una serie di questioni economiche ma anche culturali. Da tempo l’UE ha proclamato come sua priorità l’uguaglianza sul lavoro, ritenuta fondamentale per qualificare l’impiego e motivare la forza lavoro.

La strategia della Commissione europea per la parità tra donne e uomini 2010-2015 prevede iniziative in cinque ambiti: economia e mercato del lavoro, parità retributiva, parità nelle posizioni dirigenziali, lotta contro la violenza di genere e promozione della parità oltre i confini dell’UE. Gli interventi delle istituzioni europee vanno però al di là della legislazione; al fine di cambiare la mentalità predominante nei confronti dei ruoli di genere in ambito scolastico, familiare, lavorativo e nella società in generale sono state intraprese delle attività di sensibilizzazione per informare datori di lavoro, dipendenti e parti interessate sul perché sussiste un divario salariale e su come sia possibile ridurlo. Sono anche stati proposti dei nuovi strumenti per la formazione nelle aziende e per lo scambio di buone pratiche.

Tuttavia, nonostante le diverse iniziative messe in campo dagli organi dell’UE, spetta principalmente ai governi nazionali e alle parti sociali trovare una soluzione al divario retributivo uomo-donna.

Relazione sulla parità tra donne e uomini nell’UE

 

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