Pubblicata la relazione dell’high level group sulle sfide economiche e sociali

La relazione sottolinea che l'Europa può riprendersi in modo sostenibile e promuovere la stabilità. Gentiloni: "Questo report è fonte di ispirazione e motivo di aspirazione, e arricchirà notevolmente le nostre discussioni strategiche nei prossimi mesi e anni"

Lo scorso 1° marzo, l’high level group sulle sfide economiche e sociali post COVID-19, convocato lo scorso anno dal Commissario Gentiloni, ha pubblicato la sua relazione. Il gruppo aveva il mandato di riflettere, tra l’altro, sulle implicazioni della pandemia per l’economia e la società reali e su come promuovere un’economia resiliente e sostenibile.

La relazione formula una serie di raccomandazioni in cinque settori per avviare l’Unione alla crescita e alla prosperità dopo la pandemia: consentire la triplice transizione; un’imposizione equa ed effettiva per la triplice transizione; procedere in direzione di un’Unione della salute; rafforzare il ruolo dell’Europa nel mondo; e rendere la governance dell’Unione adeguata allo scopo. Gli autori delineano una serie di misure per consentire le transizioni verde, digitale e sociale, nonché possibili azioni per mobilitare finanziamenti pubblici e privati a tal fine.

La relazione sottolinea l’importanza di una tassazione equa ed efficace e raccomanda di procedere verso un’Unione della salute investendo nella resilienza dei sistemi sanitari e rafforzando la preparazione a livello dell’UE e a livello mondiale. Il documento esamina inoltre come rafforzare il ruolo dell’Europa nel mondo e rendere la governance dell’Unione adeguata allo scopo, al fine di far progredire l’UE in una direzione più strategica.

Paolo Gentiloni, Commissario per l’Economia, ha dichiarato: “Ho costituito questo high level group perché sono convinto che le immense sfide che l’Europa si trova ad affrontare ora che sta riemergendo della crisi COVID-19 sono anche opportunità che dobbiamo cogliere, per costruire un modello di crescita più sostenibile e più inclusivo e per rafforzare la capacità dell’Europa di agire come forza positiva nel mondo.”

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