Qualifiche professionali, l’Ue incontra i professionisti

Vertice a Bruxelles tra i rappresentanti delle professioni europee e il direttore Mercato interno Tiedje. Focus sulla carta Lo scorso 7 settembre si è svolto presso il Parlamento europeo l’incontro con il capo unità della Direzione generale Mercato interno della Commissione europea, Jurgen Tiedje, responsabile della Direttiva per il riconoscimento delle qualifiche professionali. All’evento, organizzato
Vertice a Bruxelles tra i rappresentanti delle professioni europee e il direttore Mercato interno Tiedje. Focus sulla carta

Lo scorso 7 settembre si è svolto presso il Parlamento europeo l’incontro con il capo unità della Direzione generale Mercato interno della Commissione europea, Jurgen Tiedje, responsabile della Direttiva per il riconoscimento delle qualifiche professionali. All’evento, organizzato dal Ceplis (il Consiglio europeo delle professioni liberali, cui aderisce Confprofessioni) ed ospitato dall’europarlamentare francese Bernadette Vergnaud, hanno preso parte diversi rappresentanti delle principali associazioni europee dei liberi professionisti, tra questi vi era il Presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, accompagnato Mariano Magnabosco, numero uno dell’Antec (l’Associazione nazionale tecnici e tecnici laureati, aderente a Confprofessioni) e membro dell’EurEta (l’associazione europee delle professioni tecniche dell’ingegneria).

Tema principale è stata la carta professionale europea, considerata lo strumento principe per la promozione della mobilità dei professionisti. Secondo i responsabili dell’esecutivo europeo, la carta consentirebbe un’accelerazione delle procedure di riconoscimento ed una riduzione degli ostacoli amministrativi (possibilità di presentare la domanda di riconoscimento online, traduzione automatica dei documenti), coinvolgendo direttamente lo Stato membro di origine il quale si troverebbe a dover controllare la veridicità della documentazione e a decidere su eventuali misure compensatorie.

Nel corso della prima consultazione sulla direttiva qualifiche e dei lavori del gruppo di esperti sulla tessera professionale due erano state le principali riserve sollevate da più parti: i costi e la sicurezza. Per la Commissione le spese potrebbero essere contenute con il ricorso ad una carta elettronica, priva appunto di costi per l’emissione; mentre per far fronte al problema della sicurezza, i funzionari europei avrebbero pensato di affidare allo Stato membro di origine la sua emissione e a quello ricevente la validazione. Inoltre, per rispettare la privacy del professionista, il file personale con tutta la sua documentazione potrà essere consultato soltanto dalle autorità competenti degli Stati direttamente interessati, mentre a garanzia di datori di lavoro, consumatori ed autorità pubbliche sarà prevista la possibilità per questi di controllare la validità della carta attraverso un’interfaccia pubblica (usando il numero della carta ed un codice di sicurezza) e tutte le informazioni relative alla carta saranno collegate ad un meccanismo di allarme.

In conclusione, Vergnaud ha ribadito l’importanza del dossier ed ha invitato la Commissione europea ad elaborare una proposta legislativa ambiziosa. Un monito particolare è stato rivolto agli Stati membri, affinché collaborino concretamente per armonizzare le esigenze minime di formazione ed i criteri relativi alla formazione continua.

 

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